IL BISONTE FIRENZE 1
BOSCA SAN BERNARDO CUNEO 3
IL BISONTE FIRENZE: Enweonwu 26, Cambi 3, Lazic, Van Gestel 10, Alberti 4, Panetoni, Hashimoto, Beliën 11, Guerra 14, Kone, Nwakalor, Venturi (L). All. Mencarelli.
BOSCA SAN BERNARDO CUNEO: Bici ne, Degradi 20, Turco, Giovannini 4, Candi 11, Strantzali 14, Fava 1, Signorile 2, Zannoni (L), Zackhaiou 12, Ungureanu 9, Gay ne. All. Pistola.
Arbitri: Rossi – Carcione.
Parziali: 23-25, 25-23, 21-25, 21-25.
Note – durata set: 30’, 29’, 28’, 31’; muri punto: Il Bisonte 7, Cuneo 12; ace: Il Bisonte 8, Cuneo 6.
Comincia con un passo falso il campionato de Il Bisonte Firenze, che cade al Mandela Forum contro Cuneo in una partita super equilibrata, in cui non è riuscito a sfruttare a pieno le diverse occasioni che ha avuto. In particolare, nel terzo e soprattutto nel quarto set le bisontine si sono trovate in vantaggio (17-14 e poi addirittura 17-11), ma non hanno saputo dare la botta decisiva, subendo in entrambi i casi la rimonta di una Bosca San Bernardo mai doma trascinata dalla ex Degradi. Il processo di costruzione della squadra comunque procede senza grandi traumi: Mencarelli può ripartire dall’ottima prova in battuta (8 ace di cui 7 di una super Enweonwu da 26 punti totali) e dalle buone indicazioni del muro-difesa, mentre in attacco sicuramente c’è ancora qualcosa da migliorare.
Marco Mencarelli parte con Cambi in regia, Enweonwu opposto, Van Gestel e Guerra in banda, Alberti e Beliën al centro e Venturi libero, mentre Pistola risponde con Signorile in palleggio, Ungureanu opposto, Degradi e Strantzali schiacciatrici laterali, Candi e Zackhaiou al centro e Zannoni libero.
Nel silenzio del Mandela Forum l’inizio è surreale ma equilibrato, con le due squadre che si equivalgono fino al 9-9, quando le ospiti provano il primo allungo grazie a due muri di fila di Zackhaoiu (9-12) che provocano anche il primo time out di Mencarelli: al rientro Enweonwu ci mette mani-out e ace, e la pipe di Guerra vale il 12-12, poi è ancora Enweonwu (otto punti nel set) a firmare il vantaggio (15-14) con conseguente time out di Pistola. Il match rimane punto a punto con Cuneo che si riporta avanti con Candi (18-19) e poi sale sul 19-21 con un altro muro di Zackhaiou, ma Il Bisonte ha ancora la forza per risalire sul 21-21: la cipriota a muro è spaziale (quattro nel set e 21-23), Mencarelli prova Lazic per Van Gestel ma la Bosca si guadagna tre set point (21-24), anche se poi dopo l’ottima reazione delle bisontine chiude solo al terzo con Strantzali (23-25).
Enweonwu e Belien cominciano forte nel secondo set (6-2) e Pistola ferma subito il gioco e fa bene, perché le sue ragazze rientrano alla grande e una super Zackhaiou con due ace di fila impatta sul 7-7: Enweonwu prova il nuovo allungo (13-11), poi una super difesa di Venturi permette a Van Gestel di mettere giù il 14-11 che costringe a un nuovo time out il coach ospite. Il Bisonte non si ferma (16-11 con doppia Belien), Pistola prova Giovannini per Ungureanu ma Enweonwu è devastante anche in battuta (18-11): sembra finita, ma Cuneo si riorganizza e rientra fino al 20-17, con Mencarelli che saggiamente ferma il gioco anche se al rientro Degradi piazza l’ace del 20-18. Guerra ferma l’emorragia (21-18), Zackhaiou però trova il – 1 con l’ace del 21-20 e Mencarelli inserisce Lazic per Van Gestel: Strantzali impatta col mani-out (22-22), il coach de Il Bisonte chiama un altro time out e Guerra al rientro attacca il 23-22, poi Candi sbaglia e regala due set point alle bisontine (24-22), sul secondo dei quali è Enweonwu a trovare il sedicesimo punto personale e il 25-23.
Il primo allungo del terzo set è firmato da Guerra (7-5), poi la stessa schiacciatrice stampa un muro a uno a Ungureanu per il 9-6, ma Cuneo si riorganizza e dopo un breve inseguimento impatta sul 13-13 grazie a Strantzali, con Mencarelli che chiama time out: Firenze c’è e ritrova il + 3 con Guerra (17-14), Pistola ferma il gioco e inserisce Fava in battuta che lo premia con l’ace del 17-16, poi è Degradi a chiudere il gap e Candi a trovare addirittura il muro del 17-18. Si gioca ancora punto a punto con continui ribaltamenti di fronte e grandi difese, sul 20-21 Mencarelli spende il suo secondo time out ma un muro di Ungureanu vale il 20-22: l’ingresso di Lazic per Van Gestel e di Nwakalor per Enweonwu non servono, la Bosca non si volta più ed è ancora la romena a chiudere 21-25.
Dopo un terzo set non brillantissimo, a inizio quarto si rivede una grande Enweonwu: c’è praticamente solo la sua firma nel 7-2 iniziale fra attacchi e battute vincenti, poi si vede anche Alberti con due punti di fila per il 12-7. Ancora una volta Cuneo trova l’orgoglio per risalire fino al 17-14, con Mencarelli che ferma tutto, ma il black out prosegue e Giovannini (subentrata a Strantzali) firma il 18-17, seguita dall’invasione che vale il 18-18: entrano Nwakalor e Hashimoto per Cambi e Enweonwu, ma le ospiti trovano addirittura il 18-19 che costringe Mencarelli a spendere un altro time out. La Bosca è in trance agonistica (18-21), Mencarelli rimette Cambi e Enweonwu e quest’ultima trova il punto del 19-21 che chiude un parziale di 1-10, poi entra Kone per Alberti e Enweonwu accorcia ancora (20-21), ma un paio di errori ridanno a Cuneo il + 3 (20-24) e alla fine è la ex Degradi a chiudere 21-25.
LE PAROLE DI MARCO MENCARELLI – “La squadra più che disunirsi si è fermata in alcuni frangenti, non avventurandosi in un attacco coraggioso, audace, alto e potente: ci hanno sempre recuperato su break nei quali noi giocavamo pallette nel campo avversario, e questo ha facilitato le cose a una squadra molto forte in difesa e contrattacco come Cuneo. In attacco siamo consapevoli di essere leggeri: fino a che siamo riusciti a sorprendere l’avversario nelle partite di Supercoppa, anche grazie ad uno spirito diverso da questo, abbiamo sopperito, ma sono cose che sappiamo e che richiedono tempo. Proprio perché ne siamo consapevoli però sarebbe necessario assumere un atteggiamento più audace: non basta essere spavaldi con le squadre che hanno roster blasonati. Fra gli aspetti positivi abbiamo visto un livello di battuta importante, alcune giocatrici rispecchiano la continuità e l’efficacia che si vedono in allenamento, poi se siamo composti a muro siamo in grado di toccare tantissimo e questo ci dà tante occasioni di rigiocata. Sono questi gli elementi su cui costruiremo”