1^CLASSE ROMA-MONTESCHIAVO JESI 1-3 (25-27;27-25;21-25;26-28)
1^CLASSE BBC ROMA: Corvese 13, Drozina 3, Pepe n.e., Carminati 11, Donà 16, Ciavarelli, Nagy 12, Matuszkova 17, Marletta n.e, Mazzoni (Libero) All.Giribaldi
MOTESCHIAVO JESI: Togut 22, Olivera n.e., Bedin, Rinieri, Negrini 16, Bown 2, Mendes 3, Padua 2, Calloni 12, Cella 18, Chmil 3, Puerari (Libero) All.Abbodanza
Arbitri: Ilaria Vagni-Massimo Meneghini
Durata set: 21’-24’-20’-24’
Battute errate: Roma 2-Jesi 3;Battute Vincenti: Roma 3 –Jesi 11
Una 1^Classe in buone condizioni chiude i suoi impegni di Coppa Italia disputando una signora partita contro la più titolata Jesi. La formazione di Giribaldi ha lottato alla pari dimostrando pur priva della Marletta, tenuta a riposo precauzionale in vista della ripresa del campionato, di essere in ottime condizioni e pronta a giocarsi in pieno le proprie carte.
Il primo set è stato molto intenso ed equilibrato con Roma punto a punto con le avversarie ed alla fine battuta ai vantaggi. In questa fase ottima Matuszkova, davvero incontenibile in attacco. Finale allo sprint anche nella la seconda partita con le giallorosse in grado stavolta di concretizzare l’ ottima ricezione e l’illuminante regia della Drozina per chiudere a proprio favore. Sull’1-1 la classe delle marchigiane dava una sterzata al match che, dopo un inizio di terzo set ancora in equilibrio, sterzava decisamente da parte di Cella e compagne. Erano Togut e Negrini a suonare la carica e a bombardare dalle bande superando il muro, fino a quel momento molto efficace, di Roma. La 1^Classe comunque continuava a battersi con ardore e, a sprazzi, con ottime trame di gioco. L’orgoglio delle giallorosse nel finale del quarto set permetteva loro di annullare quattro match point e di portare le rivali di nuovo ai vantaggi. Jesi a quel punto metteva nella contesa le ultime risorse e chiudeva grazie anche ad un servizio fortunato della Cella e ad una schiacciata in veloce della Calloni.
Resta comunque la sensazione di una 1^Classe compatta, grintosa, di buone individualità. Sarà ora il campionato a dire se la metamorfosi in splendido cigno si sia compiuta davvero.