1^ Classe Roma: prestazione opaca e netta sconfitta a Pavia
Autore: Lega Volley Femminile
3 Febbraio 2008

RISO SCOTTI PAVIA-1 ^CLASSE ROMA 3-0 (25-12;25-18;26-24)
RISO SCOTTI PAVIA: Rangelova 19 , Borgogno 13, Terranova 13, Spinato, Alberti (Libero), Korcz n.e., Agostinetto, Horvath 8, Manfredini, Bo n.e., Caroli 5, Bergomi n.e. All.Gianfranco Milano
1^CLASSE BBC ROMA: Corvese 10, Scognamillo (Libero), Drozina 2, Mazzoni (Libero), Carminati n.e., Donà 3, Saccomani 4, Ciavarelli n-e-, Nagy 8, Matuszkova 2, Marletta 10. All.De Gregoriis
Arbitri: Francesco Puletti-Massimo Montanari
Durata set: 20’-21’-27’
Battute errate: Pavia 6-Roma 3; Battute vincenti: Pavia 5-Roma 2

La 1^Classe più brutta dell’anno cade senza colpo ferire sul campo di una Riso Scotti davvero in gran spolvero che ha travolto in poco più di un’ora le svagate e poco concrete romane.
L’inizio per Roma è davvero brutto e sconcertante. La formazione di De Gregoriis sbagliava in tutti i fondamentali battuta, ricezione, e attacco non funzionavano proprio. La Riso Scotti, concentrata e determinata, non credeva in tanta grazia e, sfruttando le bordate di Rangelova e Borgogno, portava a casa i primi due parziali nel modo più facile possibile. De Gregoriis cercava a questo punto di cambiare rotta. Uscivano dal campo un’irriconoscibile Matuszkova (solo due punti al suo attivo), per lasciare il posto alla vogliosa Saccomani, e Mazzoni, ancora non al meglio fisicamente sostituita da Scognamillo. Le cose andavano decisamente meglio. Roma nel terzo set lottava finalmente alla pari delle avversarie, riusciva anche a portarsi avanti nel punteggio ma nel finale si disuniva di nuovo lasciando il campo alle scatenate padrone di casa che riagganciavano prima la parità e poi chiudevano il match ai vantaggi. La 1^Classe torna dunque con le ossa rotte da questa trasferta. C’è da riflettere sull’involuzione collettiva della formazione giallorossa, apparsa soprattutto mentalmente fuori condizione. In settimana ci sarà da lavorare per assorbire la botta e per ricominciare a correre. Se Roma dovesse essere quella di Pavia addio sogni di gloria…

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