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All Fin la partita di Roma vorrebbe tanto rigiocarla, ma per prendersi la rivincita dovrà aspettare qualche mese. Il Volta non ha mostrato la medesima intensità di altre gare e ha stentato in certi automatismi. Bene in difesa e in ricezione, è a muro e in attacco che la Virtus si è rivelata superiore. Non fa piacere parlare degli arbitri, ma senza intento polemico è giusto rilevare talune decisioni sbagliate.
La sconfitta non ha permesso alla capitana
Annalisa Guerrini di assaporare fino in fondo il rientro in campo nel terzo set dopo l’infortunio alla caviglia.
“Sto bene –comunica la centrale- sono ovviamente indietro nel rendimento, ma ho fatto bene gli spostamenti laterali senza avvertire problemi. Nel secondo e nel terzo set siamo arrivate in fondo alla pari, ma non siamo riuscite a chiudere per due o tre palle sfavorevoli. Alla fine dico che la Roma non ci ha sovrastato, nonostante sia una squadra molto forte, e quindi il rammarico c’è. Si poteva forzare di più in battuta. Loro a muro sono forti. Magari se fossimo state più convinte del nostro gioco e avessimo preso anche qualche rischio in più, avremmo potuto metterle in difficoltà. Invece ci siamo forse fatte impressionare dalle loro altezze a muro e dal fatto che leggevano bene le nostre azioni. Ci sono mancati mordente e sfacciataggine. Inoltre, ci è servito tutto il primo set per prendere le misure ad un palasport dove è difficile giocare. Nonostante tutto, nel secondo set eravamo in corsa, ma l’arbitraggio è stato di parte nei momenti clou. Non abbiamo perso per questo, ma sicuramente gli arbitri hanno dato una grossa mano alla Virtus. Peccato, ormai è andata. Spiace di essere stati punto a punto contro una squadra forte e di non aver mai dato lo strappo vincente. Ci aspettavamo di più da parte loro. Ci siamo adeguate al gioco lento e regolare. La nostra forza è un’altra. Aspettiamo il ritorno e vediamo come andrà a finire”.
Davide Zanichelli rosica: “Abbiamo giocato malino noi e quindi recriminiamo. La ricezione è andata bene –commenta il coach- sui nostri livelli se non migliore. Quindi è mancato qualcosa negli altri fondamentali, in particolare in attacco, dal momento che loro hanno un muro molto forte e lo sapevamo. Non giocando al meglio queste situazioni in un palazzetto difficile, siamo rimasti con l’amaro in bocca perché nel punto a punto qualche decisione arbitrale ci ha tagliato le gambe e non ce n’era bisogno. Già che non stavamo disputando la nostra migliore partita e l’avversario era forte. Ugualmente eravamo in corsa e due o tre palloni avrebbero cambiato la partita. Noi non stavamo spingendo come al solito e una piccola cosa poteva modificare l’esito. Purtroppo sono successe tutte a nostro danno e ne siamo usciti penalizzati. La partita poteva girare, se sul punto a punto le fischiate fossero state a parti invertite. Ma queste sono tutte ipotesi e ciò che conta sono i numeri, ovvero che abbiamo perso 3-0. La nota positiva è che siamo riusciti a giocarcela pur non esprimendoci bene. Penso che una nostra partita buona avrebbe cambiato le sorti dell’incontro. Roma ha un gran muro e in contrattacco viaggia con palla alta e pedalare. Del resto ha un potenziale d’attacco notevole e se lo può permettere. Non dovevamo farci prendere dalla foga di chiudere certi punti e dovevamo prenderci dei rischi per fermare il loro gioco”.
Compleanno amaro per
Liesbeth Vindevoghel, 27enne dal giorno prima del match. “Sicuramente si poteva fare di più –si rammarica la schiacciatrice belga- non abbiamo giocato bene cominciando male sin dalla prima palla. Loro sono una buonissima squadra e dunque avremmo dovuto metterle in difficoltà e vedere come avrebbero reagito. Senza essere messa in difficoltà, una squadra così viaggia. Nel secondo set, pur non brillando, siamo rientrate in partita ed eravamo lì a giocarcela, ma l’arbitro ci ha penalizzato sul finale. Tuttavia, non possiamo lamentarci troppo, perché prima bisogna guardare come giochiamo noi e poi pensare all’arbitraggio. Abbiamo sbagliato in precedenza e non è su quel punto (il 25-23, ndr) che abbiamo perso la partita, però l’abbiamo pagato. Ciò che mi dispiace di più di questa sconfitta è che non siamo scese in campo con la solita grinta, eravamo lente e anche loro lo erano. Non è stato facile giocare. Roma non esultava nemmeno quando faceva punto; ci siamo adeguate al ritmo basso. Di solito noi difendiamo tanto e siamo un bel gruppo: un nostro punto di forza che stavolta purtroppo non si è visto”.