IGOR GORGONZOLA NOVARA 3
IL BISONTE FIRENZE 1
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Szakmáry 15, Guidi (L2), Bosio 4, Bartolucci, De Nardi, Buijs ne, Fersino (L1), Bosetti 15, Chirichella 15, Danesi 19, Bonifacio ne, Durul, Akimova 29, Kapralova ne. All. Bernardi.
IL BISONTE FIRENZE: Acciarri ne, Ribechi, Ishikawa 16, Leonardi (L), Battistoni, Alsmeier 18, Lazic, Mazzaro 10, Graziani 6, Agrifoglio, Kraiduba 19, Stivrins 1. All. Parisi.
Arbitri: Serafin – Simbari.
Parziali: 25-16, 44-42, 23-25, 25-22.
Note – durata set: 22’, 51’, 26’, 31’; muri punto: Novara 13, Il Bisonte 13; ace: Novara 7, Il Bisonte 1.
Il Bisonte impegna per quasi due ore e mezzo la seconda forza del campionato, la Igor Gorgonzola Novara, ma alla fine deve arrendersi per 3-1, con un po’ di rammarico per l’andamento dell’incredibile secondo set: sotto 1-0 e 16-9, Firenze si è comunque costruita la bellezza di quattordici set point, ma alla fine ha dovuto soccombere per 44-42, in quello che è diventato il secondo set più lungo della storia in A1 dopo il 48-46 fra Modena e Perugia nel lontano 2002. Nonostante la delusione per il parziale perso, le bisontine sono comunque riuscite a riaprire la partita vincendo il terzo in rimonta, ma nel quarto Novara ha fatto valere la sua forza trascinata dalla MVP Chirichella autrice di 15 punti di cui 9 in attacco (col 60%), 3 in battuta e 3 a muro. Coach Parisi può comunque ripartire da diverse note positive, soprattutto caratteriali ma anche tecniche, fra le quali una Leonardi super in difesa e anche in ricezione (77% di efficienza), una Ishikawa sempre continua (16 punti e 82% in ricezione) e una Mazzaro che ha avuto un grande impatto dopo il suo ingresso in campo, mettendo giù ben 8 muri.
Coach Parisi, senza l’indisponibile Cesé Montalvo, schiera Battistoni in palleggio, Kraiduba opposto, Ishikawa e Alsmeier in banda, Graziani e Stivrins al centro e Leonardi nel ruolo di libero, mentre Bernardi risponde con Bosio in regia, Akimova opposto, Szakmáry e Bosetti in posto quattro, Danesi e Chirichella al centro e Fersino libero.
Il primo break è novarese col muro di Chirichella e l’attacco di Akimova (8-5), poi Chirichella trova l’ace del 10-6 e Parisi chiama il suo primo time out, ma la Igor continua a spingere fin dalla battuta e Bosetti mette giù l’attacco del 12-6: sul 16-9 di Akimova arriva il secondo time out di Parisi, che poi prova anche il doppio cambio con Lazic e Agrifoglio per Battistoni e Kraiduba e inserisce Mazzaro per Stivrins, ma il gioco non decolla e Akimova (sette punti nel set) chiude col mani-out del 25-16.
Nel secondo set rimane in campo Mazzaro, ma l’inerzia resta dalla parte di Novara che sale subito sull’8-4 con Bosetti e il muro di Chirichella, poi sull’errore di Alsmeier (10-5) Parisi deve fermare il gioco: la chiacchierata non sortisce effetti, un altro muro di Danesi vale addirittura il + 7 (14-7), poi dal 16-9 Il Bisonte comincia finalmente ad ingranare, con un paio di attacchi di Kraiduba e il muro di Alsmeier che lo riportano sul 17-13, e il muro di Kraiduba su Bosetti del 19-16 che costringe Bernardi a spendere il suo primo time out. L’errore di Akimova e l’ace di Alsmeier valgono addirittura il 19-18, la tedesca con la pipe trova la parità (19-19), e poi Ishikawa chiude uno scambio lunghissimo con il lungolinea del 20-21, seguito dal monster block di Graziani su Danesi (20-22) su cui Bernardi non può far altro che fermare di nuovo il gioco: la sua squadra riparte, Bosetti trova una magia per il 23-23 e Parisi chiama time out, e da qui inizia uno dei finali di set più incredibili della storia della pallavolo. Akimova costruisce il set point (24-23), ma Firenze ne annulla quattro di fila (27-27), il muro di Mazzaro vale il 27-28 e il primo set point ospite, ma la Igor ne cancella addirittura dodici consecutivi (39-39), nonostante una super Kraiduba da 15 punti nel set col 68% in attacco: Bosetti con il muro del 40-39 torna a offrire un’opportunità alla sua squadra, Mazzaro firma il 40-40 col primo tempo e poi le bisontine si procurano anche il tredicesimo e il quattordicesimo set point, ma Akimova annulla il primo e poi entra in scena Danesi, che cancella il secondo (42-42) e poi trova due ace di fila – il primo fortunato con l’aiuto del nastro – chiudendo sul 44-42 un incredibile parziale durato 51 minuti.
Novara prova a sfruttare l’abbrivio a inizio terzo set (9-7), una pestata di Alsmeier vale il 12-9 e poi Bosio con una magia di seconda firma il 14-10 che costringe Parisi al time out: l’errore di Bosetti riavvicina Il Bisonte (15-13), sul 18-16 c’è il doppio cambio con Agrifoglio e Lazic per Kraiduba e Battistoni, poi Graziani mura Akimova per il 18-17, ma Chirichella risponde murando la stessa Graziani (21-18) e Parisi deve di nuovo fermare il gioco. Un altro errore di Akimova permette alle bisontine di tornare sul – 1 (21-20), stavolta è Bernardi a chiamare time out, ma poi Chirichella mette out il primo tempo e Mazzaro mura Bosetti per il 21-22, costringendo di nuovo Bernardi al time out: il cambio palla funziona con Lazic (22-23), poi Mazzaro mura Akimova per il 22-24, e dopo il 23-24 della stessa russa, Ishikawa (otto punti nel set) chiude con la pipe del 23-25.
Nel quarto Mazzaro prova l’allungo col muro del 5-7, Chirichella pareggia subito con l’ace del 7-7, ma due muri di fila di una scatenata Mazzaro valgono il 7-9 e Alsmeier trova il mani-out del 7-10, con Bernardi che chiama time out: Novara reagisce e sorpassa con il muro di Danesi e l’ace di Bosetti (12-11), poi l’errore di Kraiduba (17-15) costringe Parisi a fermare il gioco, e subito dopo il muro di Bosio porta la Igor sul + 3 (19-16). Non è ancora finita perché Il Bisonte si riporta sul 19-18 con Alsmeier, ma poi Akimova e Danesi con il muro ristabiliscono le distanze (21-18) e Parisi spende il suo secondo time out: Akimova mura Alsmeier per il 23-18 e sembra finita, Firenze ci crede ancora e risale sul 23-21, ma poi Akimova chiude un lunghissimo scambio con la diagonale del 24-21 e Danesi chiude al secondo match point col primo tempo del 25-22.
LE PAROLE DI ILARIA BATTISTONI – “È stata una bella partita, molto tirata a parte il primo set, e l’abbiamo sempre giocata punto a punto: peccato perché quando ci capitano occasioni come quelle del secondo set dobbiamo sfruttarle meglio, ma sapevamo della forza di Novara e quindi va bene così. Non posso dire che sono contenta, ma abbiamo fatto una bella partita, con diverse note positive, e dobbiamo ripartiamo da qui: oggi i punti non erano obbligatori e li abbiamo sfiorati, ma questa prestazione ci servirà per andare a giocarci le prossime partite come sappiamo”.