La Sant’Orsola Asystel Novara supera ancora il
Megius al Palasport Arcella. La squadra di Lorenzo Micelli (che rinuncia all’influenzata Vannini e schiera
Boscoscuro libero) gioca bene per due set, perdendosi solo nel finale. Se l’attacco non riesce a raggiungere percentuali altissime, il muro compensa le mancanze offensive (15 muri vincenti alla fine).
Il Megius sembra partire male nel primo set, con Micelli che chiede subito un time out (5-2 Novara). Poi però il muro prende le misure di Aguero e compagne e Padova si porta avanti (16-12), con Nikolic che ferme due volte sottorete proprio l’italo cubana. Il muro fa la differenza per il Megius, insieme agli errori in battuta di Novara (21-18). Nel finale però a sbagliare è Padova, che si ritrova sotto (22-21). Un ace di Mert dà il set ball all’Asystel, che chiude alla prima occasione con un muro di Spasojevic.
Nel segno del muro del Megius inizia il secondo parziale, con Centoni e compagne che vanno avanti 5-3. Nelle file novaresi cresce Aguero, ma il muro padovano continua a lavorare bene e il Megius riesce a mantenere un, seppur risicato, vantaggio (16-13). Anche in questa occasione però il Megius deve subire il ritorno di Novara, che piazza un break di 6-0 e si trova a condurre (21-18). Aguero e Spasojevic salgono in cattedra e Padova deve capitolare in volata anche in questa occasione (25-20).
Nel terzo set parte bene Novara, che difende con notevole intensità, mettendo in crisi l’attacco del Megius (8-6). Padova però ritorno in partita, sfruttando sempre il muro e approfittando di qualche errore dell’Asystel (14-12), che però non si fa intimorire (16-15 Sant’Orsola). Il Megius subisce il ritorno delle ospiti (21-17 Asustel), ma provano una rimonta, con il muro di Nikolic su Aguero che riavviacina il Megius (21-20). Quello di Aguero su Centoni però da il match ball a Novara. Nonostante due grandi battute di Nikolic alla fine festeggia l’Asystel (25-22).
Micelli a fine gara non è certo contento: «Abbiamo mollato alla fine del secondo set. Il primo lo abbiamo perso sbagliando la palla del 22-18, che è diventato 21-19, e poi calando in ricezione. Adesso voglio pensare solo a Santeramo (si gioca sabato alle 15, ndr). Fra 15 giorni a Novara, giocando bene, non sarà impossibile».