Partono meglio le padrone di casa all’inizio del match, con la
Monte Schiavo che deve fare a meno, per problemi fisici, di due pedine importantissime come Togut e Jaqueline.
Marulli e compagne arrivano al massimo vantaggio sull’11-6, prima che cominci la rimonta jesina che culmina a quota 15.
A muro, Santeramo conferma tutta la sua pericolosità e ricostruisce il nuovo vantaggio (21-18).
Cella e Rinieri portano la Monte Schiavo in scia delle avversarie. Bown a muro sigla la parità: 22-22.
Si lotta punto a punto fino alla fine, con qualche errore di troppo in attacco da parte delle jesine che fa la differenza.
Anche nel secondo set, la Monte Schiavo fa fatica a trovare gli equilibri migliori ed un rendimento costante. Santeramo è in vantaggio ai due time-out tecnici 8-7 e 16-14.
E’ ancora il muro a dare una marcia in più alle padrone di casa, che sul 16-14 allungano con decisione, mettendo a segno un break di 8-2. Sul 24-16, l’ attacco vincente di Rinieri, sempre molto marcata, ed il muro di Petkova mantengono le jesine ancora a galla ma dura poco: il muro di Marulli su Bown chiude il set.
Nel terzo set, la Monte Schiavo, rimasta indietro all’inizio (8-6 e 13-11), si sblocca sul 14-11 per le padrone di casa. Abbondanza chiede il time-out e la squadra reagisce con grande carattere, pareggiando prima il conto (14-14) e passando poi in testa alla seconda sospensione tecnica: 14-16.
E’ la prima volta che la Monte Schiavo si trova in vantaggio di due lunghezze nella gara. Petkova e Rinieri spingono la squadra, che incrementa i punti di scarto (17-21), nonostante gli sforzi di Willoughby (entrata sul 14-17). Un errore di Melean, entrata al posto di Luraschi, decreta la fine del set.
Scende in campo con maggiore convinzione la Monte Schiavo nel quarto e la partenza bruciante ne è la prova: 0-5. Al primo time-out tecnico le jesine sono avanti 8-4 e al secondo 16-9.
Bown e Rinieri guidano la trasformazione della squadra che adesso si esprime meglio in tutti i fondamentali. Due punti di Calloni, di cui uno a muro, portano la Monte Schiavo sul 21-10.
Ferrari chiama time-out, ma le ospiti non concedono pause, pur sbagliando qualcosa in attacco, e chiudono il set con un muro di Petkova su Cicolari.
Al tie-break si rivede una Monte Schiavo rigenerata e sicura di sé. Si va al cambio di campo sul 5-8. Livingston tiene in scia Santeramo (7-8) ma è l’ex di turno, la statunitense Bown, a far volare la formazione jesina: 9-11.
Ferrari chiama la sua sospensione sul 9-12 e poi sul 10-14, dopo l’ennesimo pallone schiacciato a terra dall’incontenibile
Bown. Calloni mette fine al match alla prima occasione così che la Monte Schiavo realizza il suo capolavoro, con carattere e cuore.