Dopo la prevedibile sconfitta con la Scavolini Pesaro, una delle corazzate del campionato non a caso candidata allo scudetto, sentiamo il presidente biancorosso Giovanni Coviello.
Cosa ne pensa, intanto, del debutto di Veronica Angeloni e, anche se per pochi punti, di Manuela Caponi?
“Avevo detto prima a tutti, ragazze incluse, che il loro innesto non era certo stato fatto in funzione delle due partite di ieri, sabato, con Pesaro e di martedì con Bergamo, ma guardando avanti al prosieguo del campionato e, poi, anche a quello prossimo. Prima dei due match con le prime della classe e, comunque vadano, anche dopo siamo e saremo in linea con gli obiettivi della stagione: una tranquilla salvezza, prima, e la qualificazione ai play off, poi.
Angeloni, 20 anni, e
Caponi, 27, ci serviranno a raggiungere con più sicurezza questi obiettivi per i quali saranno decisive la partita in casa del 7 aprile con Santeramo, quando però avranno fatto 15 giorni di lavoro con le nuove compagne per trovare i giusti equilibri, e, poi, col Piacenza fuori casa il 15 aprile. Poi, questo sì, con loro proveremo a sgambettare qualche squadra nei quarti, se ci saremo, perchè no? Ma sarà utile vedere anche le loro prestazioni in funzione 2007-2008. Ieri Veronica, pur se emozionata all’esordio in biancorosso dopo 2 anni di scarso utilizzo prima a Novara poi a Chieri, dopo essere stata votata come miglior giovane in A1 al suo primo campionato nella massima serie nel 2004-2005, ha fatto vedere già le sue qualità: buona impostazione tecnica e grande voglia di fare. E’ partita bene con 5 punti nel primo set e una buona prova in ricezione e difesa per poi lasciare il campo a Petrauskaite, come era lecito attendersi. Per Caponi c’era poco da scoprire, anche se tornava a giocare nel suo vero ruolo dopo quasi 2 anni passati a fare il martello. Manuela è una centrale completa, che sa anche ricevere, e ci sarà molto utile sia in palestra che in campo dando alternative (anche tattiche) a Manù Benelli per le altre 2 grandi centrali che abbiamo, Paccagnella e Arrighetti. Giorno dopo giorno la Minetti Infoplus migliorerà in palestra e, quindi, in campo grazie a una rosa ora nuovamente completa e, questo anche è importante, senza aggravio di costi perchè l’operazione Jerkov out e Angeloni e Caponi in l’ho perfezionata alla… pari”.
Allora barra sui play off, presidente?
“Certo, anche se voglio prima chiudere l’operazione salvezza e anche se arrivati alle finali scudetto mi tornerà il magone: il 30 aprile dovremo lasciare di nuovo il palasport per i lavori programmati, per i quali abbiamo invano chiesto di avere informazioni, e, cosa ancora più grave, non sappiamo dove e come potremo giocare i play off, che partono il 9 maggio. L’ho fatto nuovamente presente proprio venerdì all’assessore Gianfranco Morsoletto cercando di sensibilizzarlo anche per i nostri tifosi che anche sabato, giorno e orario infausto, erano in 800 al PalaCia a tifare per noi e nelle altre date domenicali hanno sempre fatto registrare il pienone”.
Sperando ci sia una soluzione per la sede dei play off, quali sono gli obiettivi per la roulette delle finali e cosa sta bollendo in pentola per la prossima stagione?
“I play off sono sempre una scommessa. Non dimentichiamo che le due volte in cui Vicenza si è qualificata alle semifinali scudetto, nel 1999-2000 e nel 2001-2002, lo ha fatto buttando fuori nei quarti la prima volta da sesta la superfavorita Foppa, terza nella regular season, e, poi nel 2001-2002, da settima la seconda in classifica Modena. E la rosa completa che ora abbiamo potrebbe aiutarci ad arrivare all’appuntamento con carte di qualità e in più da giocare. Ma, ripeto, quello che mi preoccupa di più è non sapere dove li giocheremo questi play off. Eppure siamo l’unica squadra di Vicenza nella massima serie di un campionato di massa!”.
Si profila di nuovo il problema palasport?
“Non vorrei pentirmi una volta di più di non aver accettato i corteggiamenti di Milano lo scorso anno per averci al PalaLido, dove ora la locale Amministrazione ha fatto ponti d’oro all’A2 maschile lì richiamata dagli incentivi locali, pubblici e privati. Ora a farsi avanti ci potrebbe essere anche Torino, piena di impianti post Olimpiadi e con un ente preposto a trovare finanziamenti e condizioni logistiche ottimali per chi volesse portare squadre di A nella città di Agnelli, povera di sport alternativi al calcio. Noi vogliamo rimanere qui per i nostri tifosi, ma meriterebbe ben altra considerazione l’attività sportiva e sociale oltre che economica che portiamo avanti grazie ai nostri sforzi e ad aziende, in primis Minetti e Cia, essenzialmente non vicentine, Infoplus e Novello a parte. Il prossimo anno, poi, con pochi innesti la squadra, come da programmi pluriennali stilati con Benelli, diventerà da prima fascia, sfruttando al massimo anche il lavoro di più anni sul vivaio, che produce scudetti e talenti in serie. Bisogna che una volta per tutte l’Amministrazione e l’imprenditoria locali ci convincano con i fatti a rimanere qui non solo, come previsto, con le attività giovanili al termine dell’attuale convenzione per il Palasport, che scadrà nel 2008-2009. Come anticipato anche al sindaco della città, purtroppo molto lontano dallo sport e dalla conoscenza del suo ‘indotto’ sociale ed economico, non parteciperemo al bando annunciato per l’assegnazione della gestione del palasport, i cui lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo non lo rendono economicamente gestibile in base ai pochi dati a nostra conoscenza. Quando abbiamo chiesto di poter conoscere le linee guida del progetto, per poter magari suggerire qualche modifica migliorativa in base alla nostra esperienza specifica, abbiamo trovato davanti a noi un muro incomprensibile. E già oggi il palasport, pur avendo subito costosi interventi, è pieno di ‘falle’ clamorose. Abbiamo informato chi di dovere senza sollevare polemiche come pure stiamo sopportando con pazienza chi, anche tra i media, fa finta di non vedere o, addirittura, osteggia l’importanza del nostro fenomeno e la nostra presenza sul territorio. Speriamo serva a qualcosa”.
Questa sera la Minetti Infoplus partirà alla volta di Bergamo direttamente da Zanè, dove la squadra al completo parteciperà alle 20 alla partita-spettacolo di beneficienza “I Campioni del Volley per Haiti”. In campo i miti della nazionale degli anni ’90, tra cui Anastasi, Gardini, Bracci e Lucchetta, che sfideranno le ragazze di Manù Benelli e alcune formazioni locali. Il ricavato sarà destinato interamente alla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia per l’unico ospedale pediatrico dell’isola caraibica.