La vittoria che serviva, ma di certo questa
Marche Metalli HiK non ha Santi in Paradiso. Avanti 2-1 e con la partita in pugno, perde due giocatori in uno scontro fortuito: nel tentativo di recuperare un pallone
Swiderek e
Fratoni di scontrano. Problemi ad un gomito per la polacca, una gran botta alla testa per la brasiliana che ha la peggio. La vittoria arriva comunque, al tie-break, e serve a spezzare il sortilegio del PalaOlimpia (tre sconfitte nelle ultime tre esibizioni interne: l’ultimo successo interno con il Volta Mantovana, il 24 gennaio, sempre di mercoledì sera). La Marche Metalli HiK, piuttosto fallosa al servizio (16 errori in tutto), vince perché ha più soluzioni di Isernia (che tiene Fractzak in panca ed ha Spataro in campo per Wagner): attacca meglio (47% contro 41%), riceve bene (80% di positive), ma soprattutto fa la differenza a muro (18-9 il computo dei punti), dove giganteggia Campanari: 10 dei 18 muri di Castelfidardo li firma l’imprendibile centrale laziale. Sotto di un set (falcidiato di errori), la Marche Metalli HiK ha la reazione giusta: beneficia dell’86% in attacco di Fratoni nel secondo set, ma anche di una positiva Kelly. Non c’è partita se Campanari mette giù cinque muri di fila del terzo periodo ed Isernia attacca con il 23% (la sola Wiegers non basta). Poi, il solito colpo di sfortuna. La Marche Metalli HiK perde il filo da metà quarto set (dal 15-13 al 16-22), in cui Zanolla prende in mano le sue, ma sa ricompattarsi nel momento del bisogno, con Negrini ed una Giuliodori che sfiora la doppia cifra. Il quinto set, con in campo le ritrovate Fratoni e Swiderek, è un monologo di Castelfidardo.