Cade malamente in poco più di un’ora l’
Europea 92 Isernia in casa della Magic Pack Cremona ed ora la salvezza si fa cosa estremamente complicata.
C’è storia solo nel primo parziale, quando le cremonesi, avanti di due o tre punti, vanno sul più quattro. L’Europea 92 torna sotto e, con un parziale di 3-0, pare rimettere le cose apposto. Ma Bacchi chiude i conti (25-23). E per Isernia si fa tremendamente dura.
Secondo e terzo set, infatti, sono un pianto greco. Le pentre sono fallosissime in ricezione, così come in battuta. Nel frattempo, Fresa ha sostituito Wiegers, facendo entrare al suo posto la Fratczak.
La polacca è la migliore delle sue, ma può poco o nulla di fronte all’avanzata delle lombarde, guidate magistralmente dalla Rondon. Isernia soffre dal centro e sulle ali e così la partita finisce con un monologo di casa.
Lo scioglimento del silenzio stampa (da stasera il team è nuovamente a disposizione dei media) non porta con sé un ottimo risultato. E, anzi, lo scoramento è più totale.
A partire dal presidente Marciano Ricci che, impegnato per lavoro in Lombardia avrebbe voluto raggiungere il team nel capoluogo lombardo, ma, informato dell’andamento del match, ha desistito dall’intento.
Al termine, le sue dichiarazioni sono sferzanti e piene d’amarezza: «Da stasera, annuncio formalmente il disimpegno, mio personale e del gruppo che rappresento, nonché dei miei collaboratori, dalla squadra e dalla società. Avevamo dato alle ragazze un termine entro cui invertire la rotta, ma, come sospettavo, non c’è stato alcun cambiamento. D’ora in poi, non voglio più spendere un minuto del mio tempo per le vicende di questo gruppo di ragazze. È soltanto un’inutile spesa di tempo. Abbiamo dato fondo a tutte le nostre risorse per il bene di questa squadra e siamo stati ripagati in questo modo. Non è plausibile, né materialmente accettabile. È stato un bene per le ragazze che io non abbia assistito al confronto, altrimenti, credo, che mi sarei espresso con termini ben più severi. Sono deluso, costernato. Mi sento tradito. E, sinceramente, preferisco non andare oltre».
In casa Effe Sport, da qualche ora, è calata una notte dalle lunghe, lunghissime, e tenebrose ombre.