Di fronte alla corazzata Despar Perugia la
Minetti Infoplus Vicenza fa quel che può, ma alla fine non riesce a portare a casa nessun set. Il risultato non cambia la posizione in classifica delle biancorosse, che rimangono al sesto posto agganciate a quota 25 da Chieri, che ha però una vittoria in meno.
Le ragazze di Manù Benelli sono scese in campo con il piglio giusto, desiderose di regalare l’ultima vittoria al pubblico vicentino, ma di fronte hanno trovato un Perugia praticamente perfetto nel primo set, che ha stroncato sul nascere la voglia di fare di Paccagnella e compagne. Quando nel secondo parziale il gioco umbro è calato di intensità, le minettine sono state in grado di lottare a lungo punto su punto, ma nel finale è prevalsa la classe e l’esperienza di campionesse del calibro di Fofão, Francia e Zetova. Si chiude quindi con una sconfitta la storia della squadra biancorossa al PalaCia, dato che i play off già conquistati matematicamente dalla Minetti Infoplus si giocheranno a Imola. Domenica ultima partita della regular season ad Altamura, dove contro la Lines Ecocapitanata le biancorosse cercheranno di confermare la sesta piazza prima di lanciarsi nel tabellone dei play off.
La cronaca
La Minetti Infoplus scende in campo con Dall’Igna in cabina di regia opposta a Curcic, Angeloni e Takahashi schiacciatrici di banda, Paccagnella e Arrighetti al centro. De Gennaro è il libero. Dall’altra parte Barbolini schiera Fofão alzatrice in diagonale con Zetova, Francia e Del Core laterali, Gioli e Walewska al centro, con Arcangeli libero.
Perugia è spietata in avvio e si porta subito avanti con i colpi di Francia e Gioli, segnando un break di 4 punti. Ci vuole un attacco di Takahashi per sbloccare la Minetti Infoplus, ma alla prima pausa la Despar conduce 3-8. Le bocche da fuoco perugine scaricano dei veri e propri missili sul taraflex del PalaCia, eludendo i generosi tentativi di difesa delle biancorosse. Un ace di Angeloni e qualche buon passaggio di Curcic tengono Vicenza in partita, ma dopo il time out tecnico le umbre accelerano e doppiano le minettine (11-22). Chiude un attacco di Francia probabilmente fuori, ma cambia poco: 13-25.
Decisamente migliore la partenza della Minetti Infoplus nel secondo set, che trova nella battuta la chiave per mettere in difficoltà le umbre. Due attacchi in diagonale di Curcic portano avanti Vicenza 8-6. La formazione di Barbolini impatta sull’11 pari, poi si avanza punto su punto, con Perugia che allunga prima della seconda sosta tecnica grazie alla pipe di Francia (14-16). La Despar vuole chiudere in fretta ancora con la capitana, il muro di Dall’Igna proprio sulla cubana tiene a galla Vicenza (18-21); il secondo strappo delle ospiti è però micidiale e si conclude con il block-out di Del Core (19-25).
Nel terzo set Manù Benelli manda dentro Matea Ikic al posto di Angeloni. L’inizio è a favore delle perugine, con la sola Shin a superare il forte muro avversario. Del Core non vuole essere da meno delle compagne e porta Perugia avanti 5-8. Nulla si può dire all’impegno delle biancorosse, ma la Despar sembra avere una marcia in più e la regista Fofão continua a mettere le sue attaccanti in condizioni di fare male alla difesa vicentina, che dà spettacolo in alcune occasioni con i recuperi di Monica De Gennaro. Chiude una veloce di Walewska: 16-25.
Non cerca alibi al termine della gara il tecnico della Minetti Infoplus Manù Benelli: “Non penso che l’addio a Vicenza abbia pesato più di tanto sull’esito della partita; la sconfitta me la spiego con il fatto che ci siamo trovate di fronte una squadra di una forza impressionante, e non intendo solo forza fisica e tecnica ma anche mentale. Noi siamo scese in campo cariche e con gli stimoli giusti, ma loro ci hanno zittito subito con tre – quattro murate nei primi scambi. Ora ci aspetta una trasferta difficilissima ad Altamura, dove andiamo comunque tranquille con i play off già in tasca”.
Secco il commento del presidente biancorosso Coviello sull’esilio dalla città: “Al totale silenzio di tutta Vicenza rispondo col mio altrettanto totale silenzio perché Vicenza senta bene tutto il nulla che ha intorno”.