La Policy di Bergamo per la tutela dei minori
Autore: Volley Bergamo 1991
2 Luglio 2024

VOLLEY BERGAMO 1991 PRESENTA LA POLICY PER

LA TUTELA DEI MINORI NELLO SPORT

 

 

Bergamo, martedì 2 luglio 2024 – Nasce la Policy per la tutela dei minori nel mondo dello Sport. Un progetto che ha messo al tavolo dei lavori cinque partner consapevoli ed esperti quali ATS Bergamo, la Questura di Bergamo, la Cooperativa Specchio Magico e CESVI insieme al Volley Bergamo 1991.

 

E’ stata una sfida improntata su un percorso che ha messo a confronto le professionalità di ciascun attore protagonista e ha portato ad incontrare atlete, genitori, staff tecnici e dirigenziali del Settore Giovanile del Volley Bergamo e delle sue società affiliate.

 

“Quello che andiamo a presentare è il risultato di un lavoro iniziato un anno fa – spiega il VicePresidente del Volley Bergamo 1991, Stefano Rovetta frutto della collaborazione con quattro partner che ci hanno consentito di stilare uno strumento fondamentale per tutelare le giovani atlete. Si tratta di un documento che può aiutarci a prevenire gravi situazioni di disagio.

Il periodo di elaborazione e stesura di questa Policy è stata anche l’occasione per elaborare un codice etico e di comportamento che metteremo a disposizione di atlete e tecnici della nostra squadra che parteciperà al campionato di serie A1 quali fondamentali regole comportamentali per la giusta convivenza del gruppo e per garantire il rispetto reciproco”.

“Abbiamo sempre avuto la massima attenzione per le nostre giovani, anche fuori dal campo – sottolinea Luigi Sana, Responsabile del Settore Giovanile del Volley Bergamo 1991 – e la Policy è il risultato delle nostre esperienze unite alla professionalità di chi è stato al nostro fianco per stilarla, in particolare Rocco Briganti della Cooperativa Specchio Magico, che ringraziamo per la cura e l’attenzione con cui si è dedicato al progetto.

La nostra Policy per la tutela dei minori è un primo passo decisivo che darà un segnale forte al mondo dello Sport e sarà guida, sostegno e aiuto sia nella prevenzione che nella vicinanza a chi si trova a vivere situazioni di disagio”.

 

“Quanto descritto dai referenti del Volley Bergamo 1991 – evidenzia Rocco Briganti de la Cooperativa Specchio Magico, uno dei responsabili del progetto – rappresenta un inedito nazionale con una società di primissimo profilo attiva e propositiva per la realizzazione di azioni di prevenzione e protezione delle proprie atlete, famiglie e collaboratrici e collaboratori. Il modello bergamasco è ormai “IL” modello territoriale a livello nazionale e oggetto di attenzioni internazionali a seguito dell’evoluzione del progetto BEST BErgamo Sport e Territorio.

BEST vede ATS Bergamo protagonista di una iniziativa strutturata e lungimirante, in connessione con il lavoro della Questura rappresentata dal Vice Questore Marco Cadeddu che grazie alla sua competenza ha apportato un incredibile valore aggiunto al nostro lavoro. Avere le competenze di profili come nella cornice della collaborazione con la Polizia di Stato è un elemento di estrema garanzia di tutela dei minorenni sul territorio, in questo caso in ambito sportivo.

Contributo essenziale allo sviluppo ulteriore di BEST vede il coinvolgimento sull’area di Treviglio dell’Associazione Ernesto Modanesi Il Mister che, in stretta collaborazione con Specchio Magico, ha formato e sostenuto numerose realtà sportive su quel territorio, grazie anche all’assist del Volley Bergamo 1991.

ATS Bergamo, Questura, esempi di eccellenza sportiva come il Volley Bergamo 1991, il privato sociale con Specchio Magico e CESVI e l’inserimento di Associazioni territoriali come Ernesto Modanesi Il Mister inquadrano una modalità di lavoro, coinvolgimento, partecipazione che riteniamo possano e debbano aprire un nuovo filone di guardare allo sport e al benessere di giovani atlete ed atleti!”.

 

La dimensione del benessere e della bellezza è strettamente connessa ai valori promossi attraverso lo sport” evidenzia la dott.ssa Caimi Barbara, Direttore Sociosanitario di ATS Bergamo.

“È fondamentale intervenire preventivamente nei diversi contesti di vita dei ragazzi, prosegue la Dott.ssa Caimi, per sviluppare quelle abilità che hanno una funzione protettiva rispetto a diversi comportamenti a rischio.

La promozione dell’attività fisica, in particolare tra la popolazione giovanile, è uno degli obiettivi perseguiti da ATS come determinante positivo sul benessere della popolazione.

L’ambiente sportivo rappresenta un contesto elettivo dove guadagnare fiducia in sé. La fiducia, costruita nel tempo, dà la percezione ai ragazzi di sentirsi capaci di concretizzare quello che si desidera ed aumenta la loro capacità relazionale. Ogni esperienza di vittoria, sconfitta o difficoltà, può essere percepita come un’opportunità di crescita.

I ragazzi si riappropriano di sé stessi imparando, in una dimensione di gruppo, a gestire le emozioni anche negative (ansia da prestazione, delusione per una sconfitta o un errore).

Se è ovvia per chiunque la centralità della funzione genitoriale per i giovani, va ricordato che anche gli allenatori sportivi rivestono un importante ruolo educativo e rappresentano punti di riferimento importanti per la crescita di ragazze e ragazzi. Sono quindi figure che devono essere coinvolte nelle azioni preventive e nelle attività di promozione della salute rivolte ai giovani.

La policy per la tutela dei minori nello sport è parte di una progettualità più ampia, attiva ormai da diversi anni all’interno del Piano locale per la prevenzione del Disturbo da Gioco d’azzardo, che si propone di prevenire tale fenomeno a partire dai contesti sportivi giovanili”.

 

“Sempre di più il tema dello sport sicuro per tutti sta guadagnando un’attenzione significativa: l’attività sportiva, infatti, non è solo un bisogno fondamentale, riconosciuto come diritto umano da organizzazioni come l’ONU e l’UNESCO; è anche espressione di diritto alla salute dal punto di vista psico-fisico, con correlazioni importanti sul tema dello sviluppo, del dialogo interculturale, interraziale e della pace” dichiara Roberto Vignola, vicedirettore generale di CESVI.

“Un ambiente sportivo che sia inclusivo, capace di garantire sicurezza, serenità, formazione e crescita dei valori etico-sociali per i giovani e per le loro famiglie, aderisce pienamente ai valori e alla mission di CESVI ed è per questo che siamo orgogliosi di questo risultato che tutela i diritti e della sicurezza degli atleti professionisti e non”.

 

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