L’
All Fin era già mentalmente in vacanza quando è scesa sul parquet di casa opposta al Conegliano. Le venete, senza strafare, hanno imperversato, concedendosi pure delle fasi a vuoto senza che le mantovane ne approfittassero. In ricezione il Volta ha fatto registrare il 56% di positività e in attacco il 38%, contro i 73% e 45% della Zoppas.
Alla fine si è festeggiato lo stesso e mangiato in compagnia, ma sembra destino che ogni volta che al PalaValle c’è in programma un rinfresco, la squadra giochi una partita inguardabile. Per Pasqua toccò alla Virtus Roma rovinare la digestione dell’All Fin, stavolta ci pensa il Conegliano a guastare la festa di fine annata dell’équipe collinare, ugualmente osannata dai propri encomiabili tifosi.
Federica Stefanoni sorride amaro: “Sarebbe indubbiamente stato più bello vincere, ma abbiamo comunque concluso un campionato positivo rispettando ciò che ci eravamo prefissi a inizio stagione. Direi che è andata più che bene e siamo contente, a parte quest’ultima prestazione. Si festeggia lo stesso – invita la giocatrice, voltese doc – applaudendo la nostra annata, lo staff e i tifosi. Finalmente quest’anno abbiamo avuto un gruppo di sostenitori che ci ha seguito con cori e striscioni facendoci sentire una squadra vera”.
I supporter si sono addirittura presi la briga di preparare uno striscione in lingua fiamminga invitando Liesbeth Vindevoghel a rimanere in casacca voltese. Incitamenti continui anche ad Anna Paola Mattiolo e a tutto il gruppo.
Cinzia Callegaro sospira: “Purtroppo è andata così. Non abbiamo certo offerto una bella prestazione. Non so spiegare perché abbiamo giocato in questo modo. Abbiamo forse battuto poco efficace, loro hanno ricevuto bene e hanno potuto giocare veloce e variare gli schemi. Noi non ci siamo assolutamente adeguate al loro ritmo, facendo fatica in tutti i settori”. L’alzatrice ripensa all’annata: “Io sono molto contenta. Abbiamo cambiato formazione tante volte, ci siamo dovute adeguare agli infortuni. A memoria, ricordo poche partite giocate interamente con la squadra titolare. Nonostante questo, abbiamo più o meno lottato per i playoff fino all’ultima giornata. La stagione è stata importante e straordinaria sotto ogni punto di vista. Peccato proprio per il discorso degli infortuni. C’è un pubblico fantastico che ci segue, aspetto importante sia per la squadra che per la società. Nel complesso, ci siamo tolte delle soddisfazioni e siamo delle atlete che giochiamo col cuore. Dispiace non averlo dimostrato anche nell’ultima partita”.
Davide Zanichelli sperava in un epilogo migliore contro Conegliano: “Peccato, abbiamo giocato male, è andata così. Era l’ultima partita, alla fine non contava più niente per la classifica, ma contava per la nostra gloria e perché si vorrebbe che il ricordo del match di chiusura fosse bello. Le atlete erano praticamente tutte fuori partita, quindi non ci è venuto nulla di ciò che avevamo preparato”.
Nel terzo set c’è stata la possibilità di rientrare sul 9-10: “Sostanzialmente non abbiamo fatto niente di particolare – scuote la testa l’allenatore – non c’erano appigli, non c’era verso di raddrizzarla. Giocando in questo modo non puoi pensare di recuperare. La partita è nata male e finita male. Guerrini aveva un problema a un gomito e ho preferito tenerla giù: se ci fosse stato in palio un obiettivo, l’avrei rischiata dopo. Anche Conti non era a posto e l’ho fatta giocare poco”.
L’unica non entrata è stata Stefanoni: “Volevo farla entrare – afferma il mister – ma non ci sono riuscito a causa della sfortuna. Nella girandola dei cambi c’era posto anche per lei, ma ci siamo bloccati in una rotazione e non ho trovato il modo di effettuare l’avvicendamento. Stavolta però non mi prendo tutte le colpe, la colpa è pure della squadra che non mi ha messo nelle condizioni di farla entrare”.
Visto come è andata, per fortuna che Pavia ha vinto: “Già, ci mancava anche questo”.