Domenica scorsa è stata tra le protagoniste della prima vittoria stagionale della Trasporti Bressan Offanengo (3-0 casalingo contro Melendugno) contribuendo con 13 punti, 8 dei quali messi a segno in un primo set scintillante (60% in attacco). Il pubblico del PalaCoim ha applaudito la squadra e la prova di Isidora Rodić, schiacciatrice serba classe 2001 al suo primo anno in Italia.
Alta un metro e 85 centimetri, la Rodić è maturata nel vivaio del Vizura Belgrado (dove ha militato dalla stagione 2016/2017 all’annata 2019/2020) per poi vivere un’altra tappa importante alla Stella Rossa (triennio) prima della scorsa annata al Partizan. Ora lo “sbarco” in terra cremasca, dove Isidora è determinata a far bene. “Arriviamo – le sue parole – da una bella partita, abbiamo vinto con grande energia e gioco di squadra; stiamo lavorando bene e questo ci porta a un buon risultato”. Soddisfatta del suo contributo di domenica scorsa? “Quando gioco a pallavolo – aggiunge Isidora – mi sento sempre sicura e mi piace il mio ruolo in campo; le partite migliori, però, devono ancora arrivare”.
Nelle prime due giornate di campionato, la Trasporti Bressan Offanengo ha fatto vedere ottime cose nei due match consecutivi al PalaCoim: prima l’esordio contro Trento, con buoni spunti pur non raccogliendo punti contro una “big” come l’Itas (1-3), poi il convincente successo in tre set contro Melendugno. “Siamo una squadra di qualità, con buone giocatrici in ogni ruolo; siamo disciplinate, desiderose di lavorare e metterci alla prova. Ci sforziamo per rendere ogni elemento migliore e crescere giorno dopo giorno man mano che il campionato avanza”.
Per la Rodić, sono i primi “assaggi” del campionato italiano. “Dopo queste prime due partite, io ho solo impressioni positive e non vedo l’ora arrivino i prossimi match da giocare”.
Per una giocatrice straniera, il primo anno in un altro Paese è sempre un fattore importante che può incidere sul rendimento. La lingua straniera, l’ambientamento in luoghi magari anche ben diversi da quelli a cui si è abituati e altri aspetti quotidiani sono dettagli che non si limitano alla teoria. “Le mie impressioni su questo ambiente – conclude la schiacciatrice serba – sono le stesse del primo giorno in cui sono arrivata: Offanengo è un posto bellissimo e tranquillo, è un ambiente più piccolo, aspetto che penso sia fantastico per le società: tutti sanno quando giochiamo, ci sostengono, qui la gente ama la pallavolo ed è un privilegio essere una giocatrice a Offanengo. Mi sento davvero bene: le mie compagne di squadra, lo staff professionale e la società sono tutti molto gentili e sempre pronti ad aiutare”.