RebecchiLupa Piacenza: sconfitta con Altamura sotto gli occhi del nuovo coach Fresa
Autore: Lega Volley Femminile
21 Ottobre 2007

RebecchiLupa Piacenza-Lines Ecocapitanata Altamura 0-3 (23-25, 17-25, 13-25)

RebecchiLupa Piacenza: Rocca 1, Spassova 2, Ruoso 3, Borrelli 13, Nicolini 4, Boscoscuro (L), Katia 1, Voronina 14, Fagioli n.e., Dall’Ora n.e..
Allenatore Camillo Dosi.
Lines Ecocapitanata Altamura: Bland 7, Giogoli n.e., Biamonte 18, Montillo n.e., Pinese 3, Romanò n.e., Denise 10, Ana Paula 14, Leck n.e., Gaggiotti n.e., Cacciapaglia (L), Orsi toth n.e., Paraja Ramos 9.
Allenatore Gianni D’Onghia, vice allenatore Giovanni Moschetti.
Muri punto: 4-8. Battute vincenti 2-5, errate 5-7.
Top Scorer Biamonte, 18 punti con il 59% di efficienza.

La RebecchiLupa schiera inizialmente Spassova, Ruoso, Borrelli, Nicolini, Katia, Voronina, Boscoscuro; Altamura risponde con Bland, Biamonte, Pinese, Paraja Ramos, Ana Paula, Denise, Cacciapaglia.
Prima partita con Piacenza guidata temporaneamente da Camillo Dosi, costretto a stare seduto in panchina in ossequio al regolamento.
Piacenza avanti al primo time out tecnico (8-5), Altamura raggiunge il pareggio sul 9-9 poi allunga (10-13) ma Piacenza si riavvicina (13-14). Altamura guida al secondo break (14-16). E’ la “ex Altamura” Voronina a riagguantare il pari (18-18), mentre Borrelli riporta avanti Piacenza (19-18). Ana Paula non ci sta (19-19), Piacenza ci prova ancora ma Biamonte ripareggia (20-20) prima che Borrelli segni il punto numero 21. Biamonte pareggia di nuovo, e il 21-23 è un doppio ace di Paraja Ramos. Sul 22-24 Dosi chiama tempo, ma Altamura controlla bene e si aggiudica il primo set (23-25).
Nel secondo set Altamura preme sull’acceleratore e scappa avanti: 4-8 al primo break. Altamura allunga (7-13), la RebecchiLupa reagisce con Nicolini (9-13). Piacenza rosicchia qualcosa (12-15), ma un errore in battuta vale il 12-16 al secondo break. Un preziosismo di Pinese porta Altamura a 12-18, e l’allungo continua: 13-22. Un ace di Ruoso riavvicina Piacenza (15-22), ma Altamura risponde immediatamente. Voronina riavvicina a 16-23, ma di nuovo Biamonte mette a terra. Piacenza sbaglia in attacco ed è 16-25.
Altamura avanti ancora all’inizio del terzo set, ma sotto le potenti battute al salto di Rocca il punteggio passa da 4-7 a 8-7. Di nuovo Altamura riparte (9-8), Borrelli riagguanta il pareggio e Altamura sbaglia (10-9). Altamura insiste (10-12), e guida 12-16 al time out tecnico. Alla ripresa Altamura è inarrestabile, e sul 12-19 Dosi ferma il gioco. Piacenza 13, Altamura 21: nuovo stop di Dosi, ma Altamura mette in crisi la difesa piacentina e la partita si chiude sul 13 a 25, 0-3.
Il nuovo tecnico piacentino Mauro Fresa ha assistito all’incontro dalla tribuna stampa. Ecco il suo commento alla fine: “Tecnicamente Piacenza è mancata in ricezione, anche perchè Altamura ha una gran bella battuta: la mancata ricezione ci ha costretto a giocare poco al centro e attaccare principalmente su palla alta… ma comunque questa è una partita che tecnicamente non fa testo per tutta una serie di ragioni.
Oggi ho guardato soprattutto l’atteggiamento mentale e devo dire che all’inizio le cose andavano bene, eravamo 21 a 21 quando abbiamo subito due velenosissime battute vincenti che hanno deciso il set. Secondo me c’è da lavorare, ma è un bel gruppo di giocatrici e questo faciliterà senz’altro il compito. Le giovani sono molto forti, e così le giocatrici più esperte che, proprio perchè esperte, potranno aiutarmi. Sarà importante imparare presto a parlare la stessa lingua.”
A chi chiede se la squadra è in grado di vincere il campionato, Fresa risponde: “La RebecchLupa ha molte qualità, ma in A2 il campionato è troppo duro, si è visto in passato che non è sempre detto che la squadra con più doti riesca poi a fare quello che tutti si aspettano.
Io voglio ora che la squadra diventi più cattiva e aggressiva, e se la fortuna ci assiste… perchè questa è una squadra che colloco senz’altro fra le prime cinque del campionato.”
Ovvio che gli si chieda del suo predecessore: “Sostituire un collega dà sempre fastidio, e in particolare in questo caso: prendo oggi l’ eredità di Leonardo Barbieri che pesa come un macigno, perchè se Barbieri è stato otto anni sulla stessa panchina ci sarà una ragione!
E’ una eredità molto difficile, ma io ce la metterò tutta, sia sotto l’aspetto tecnico che sotto quello della simpatia!”.

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