Le donne d’Italia vanno sempre al massimo e centrano un tris sulla ruota di Tokyo e contemporaneamente un bel 13, allungando a dismisura la serie di vittorie iniziata alle qualificazioni del Grand Prix a settembre e che, dopo l’en plein all’Europeo, prosegue anche in Coppa del Mondo.
Tanto per far comprendere la dimensione della nuova Italia di Barbolini va rilevato come la vittoria di oggi sulla Corea del Sud, sia arrivata schierando le ragazze della panchina più Piccinini e Lo Bianco. Insomma, cambiano le giocatrici ma il risultato finale è sempre lo stesso. A dimostrazione della grande qualità espressa da tutto il movimento. A dire la verità, l’autentico show della giornata lo ha realizzato Francesca Piccinini, protagonista di una prestazione superlativa. Con 24 punti (10 nel terzo set), 61% in attacco, 55% in ricezione, 3 ace e 1 muro, non ha solo dato spettacolo e conquistato il premio com mvp della partita, ma ha fatto intuire le potenzialità di un gruppo che ha ancora ampi margini di crescita.
Brillante la scelta di Barbolini di dare spazio a Guiggi e Anzanello al centro come per la Secolo di band, concedendo così un turno di riposo a Del Core, Gioli e Barazza. Così, quando a metà del secondo set, il ct ha spedito in campo anche la Ortolani al posto dell’Aguero il turn over era praticamente completato, risvegliando un po’ tutta l’attenzione delle ragazze in una manifestazione che avrà bisogno di ogni elemento al massimo della forma fino all’ultima partita tra due settimane.
E non è stata una passeggiata quella di oggi: la Corea del Sud è riuscita con il suo gioco fatto di tocchetti a rete, di muri sempre ben piazzati, capaci di toccare ogni pallone e di difese eccezionali, a far innervosire Lo Bianco e compagne. Che dopo un primo set da applausi (a parte un piccolo passaggio a vuoto sul 21-9) hanno faticato più del lecito, colpevole qualche errore di troppo, a togliersi di dosso le appiccicose orientali. L’unica che non si è fatta imbrrigliare dalla ragnaatela coreane è stata la Piccinini, che non a caso alla fine ha fatto la differenza. Guiggi e Anzanello si sono fatte sentire al centro ma non come avrebbero voluto. Da applausi invece la solita Secolo, unica in grado di entrare ed uscire tra il campo e la panchina e continuare a dare un solido contributo alla causa. Discreto infine il debutto della Ortolani che al solito alterna ottimi palloni a qualche distrazione di troppo. Meriterebbero tutte di giocare di più, ma purtropppo non si può. Nel complesso, c’è davvero di che essere soddisfatti.
Dopo la partita Barbolini ha voluto che la squadra si sottoponesse ad una seduta di pesi, anticipando la partenza per Osaka a questa sera (era prevista domani mattina), in modo da evitare alzatacce all’alba e preparare il trittico di partite che verranno nella maniera migliore possibile. Le sfide di martedì contro la Serbia, mercoledì con il Giappone e venerdì a Sapporo con la Polonia di Bonitta, diranno molto din più sulle possibilità di qualificazione olimpica dell’Italia.
Intanto, sempre oggi, nel girone di Hamamatsu, il Brasile ha inflitto a Cuba la seconda sconfitta in Coppa del Mondo al tie break, ponendo di fatto le caraibiche in una condizione critica per l’obiettivo qualificazione. Insomma, per il momento si è messa bene per l’azzurro.