World Cup: l’Italia si conferma nonostante la giornata no
Autore: Lega Volley Femminile
6 Novembre 2007

ITALIA-SERBIA 3-2 (23-25, 25-14, 16-25, 25-17, 15-7)

ITALIA: Piccinini 15, Cardullo (libero, 50% ric. pos.), Barazza 8, Aguero 17, Lo Bianco 1, Del Core 8, Gioli 17, Secolo 2. N.e.: Anzanello, Guiggi, Ortolani, Ferretti. All.: Barbolini.

SERBIA: Nikolic 19, Brakocevic 12, Molnar 9, Ognjenovic 1, Citakovic 11, Veljkovic 6, Isailovic 1, Nesovic 1, Majstorovic 1, Cebic (libero, 46% ric. pos). N.e.: Vesovic e Simanic. All.: Terzic.

Arbitri: Sokullu (Tur) e Tano (Gia)
Note: durata set 23′, 19′, 21′, 21′, 10′. Tot.: 1h34′. Spettatori 1.500 circa

Le cifre – ITALIA: 11 muri (5 Gioli, 3 Piccinini, 2 Barazza, 1 Aguero);
3 ace (2 Barazza, 1 Del Core), 29 errori (di cui 12 bs); 38% attacco; 38%% ric.; SERBIA: 14 muri (4 Citakovic, 3 Nikolic, 2 Brakocevic, 1 Nesovic, Veljkovic, Ognjenovic e Molnar); 4 ace (1 Veljkovic, Citakovic, Brakocevic e Nikolic); 39 er (di cui 13 bs e 1 inv), 29% at., 45% ric.

L’Italia non si ferma più: anche nella sua giornata peggiore la squadra di Barbolini alla fine riesce a ribaltare una situazione che era diventata molto delicata e a centrare la quarta vittoria di fila, la quattordicesima della serie senza fine contro una Serbia molto combattiva ma troppo fallosa. Un successo fondamentale, prezioso in maniera direttamente proporzionale alle difficoltà superate per conquistarlo, compresa una partita di rara bruttezza, resa interessante solo dall’equilibrio e dall’alternarsi delle situazioni in campo. L’Italia vince al tie break dopo aver inseguito prima da 0-1 e poi da 1-2.

Al Festival degli errori, le azzurre riescono a saltare fuori da un cunicolo reso strettissimo da una partenza allucinante. Imballate, macchinose, praticamente addormentate, Gioli e compagne sbagliano tutto quello che non hanno sbagliato nelle tredici partite precedenti, almeno fino al terzo set. Non riesce nulla al gruppo che della gestione degli errori ha fatto una sua arma nemmeno tanto segreta. Errori al servizio, in attacco, il tutto condito da una ricezione traballante a causa della giornata da dimenticare della Del Core. Ma a dire la verità è tutto il sistema che non funziona per niente, compreso il muro che fatica ad arginare la Nikolic. Mentre funziona alla grande il muro delle serbe che marca e realizza più di dieci muri nei primi due parziali. Serbe che però non riescono a limitare i propri di errori agevolando e non poco la tenuta dell’Italia e poi la rimonta-sorpasso finale.
Inguardabile nel primo set, l’Italia reagisce e pareggia nel secondo, poi si riassopisce nel terzo per svegliarsi defintivamente nel quarto, grazie anche ad una chiamata dubbia dell’arbitro turco che regala il 16-15 alle serbe e fa arrabbiare non poco anche lo staff azzurro. Da quel momento in poi in campo entra un’altra Italia, quella vera. Inizia a battere molto bene, a difendere e subito fa la differenza, mentre la Serbia continua a sbagliare.
Tiee break senza storia con la Gioli protagonista: 4 muri e 1 punto che scavano il solco definitivo, poi ribadito dalla Piccinini. E per l’Italia questa Coppa del Mondo si fa sempre più interessante.
Domani c’è il Giappone e poi la Polonia di Bonitta. Intanto godiamoci il primato.

Hiro Seneito per legavolleyfemminile.it

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