Famila Chieri: microfoni alla Gligorovic
Autore: Lega Volley Femminile
23 Gennaio 2008

Ad inizio stagione ha giocato poco a causa degli impegni con la Nazionale ma da quando è tornata in sestetto il Famila Chieri ha cominciato a volare. Stiamo parlando di Bibi Gligorovic che ieri sera ai microfoni di Tie Break si è raccontata a telespettatori e tifosi.
Cinque vittorie consecutive per Chieri, dopo la sconfitta di Forlì il trend è cambiato radicalmente…

“Sì è un buon momento per noi perché le vittorie ci hanno dato tranquillità e possiamo allenarci al meglio. Spero che la serie continui il più a lungo possibile”.

Tante amichevoli in questo gennaio non sono un peso?

“No, la squadra ha cambiato tanto durante il girone d’andata, a partire dal palleggiatore, ed è importante giocare tante partite per dare equilibrio e continuità al sestetto. Stiamo migliorando partita dopo partita ma non siamo ancora al massimo”.

Questo inizio di 2008 ha portato in dote la conquista della Final Eight di Coppa Italia. Cosa ne pensi?

“Sono molto contententa e mi piacerebbe che si giocasse a Torino. Pensavo che battere Altamura sarebbe stato più difficile ma siamo state brave. Venerdì incontreremo di nuovo la mia ex squadra, mi hanno detto che verranno a Chieri per strappare almeno un punto”.

Ti stimola la competizione con la Radulovic?

“Io so quel che valgo e come posso giocare, mi alleno e gioco sempre per dare il massimo. Ho trovato un bel gruppo a Chieri e mi sono integrata bene. Ho rapporti più stretti con la Barun, ma solo per origini e lingua in comune. Mi trovo bene con tutte e la città mi piace molto”.

Come mai tu e la Barun avete rinunciato alla nazionale?

“Dietro alla scelta ci sono vari motivi: quando Poljak e Leto hanno rinunciato alla convocazione abbiamo pensato che la squadra di giovani messa in campo fosse troppo poco competitiva e che non avremmo superato la qualificazione. Abbiamo preferito restare a Chieri per allenarci in vista della Coppa Italia”.

Quando hai capito che la tua vita sarebbe stata la pallavolo?

“Io ho iniziato molto presto, a 10 anni, e a 14 anni ero già lontana da casa. Già allora avevo capito che il volley sarebbe stata la mia strada”.

Dove può arrivare Chieri?

“Di sicuro ai play off, poi si vedrà. Sarà comunque difficile per tutti batterci in casa. Per la vittoria finale del campionato, a parte Chieri, vedo bene Bergamo”.

Il tuo sogno nel cassetto?

“Partecipare ad un’altra olimpiade e vincerla. A Sidney siamo arrivate seste, mi piacerebbe riprovarci”.

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