Lines Ecocapitanata Altamura: microfoni al secondo allenatore Moschetti
Autore: Lega Volley Femminile
13 Febbraio 2008

Altamura, 13.02.2008. Tra tre mesi festeggerà i vent’anni di pallavolo. Due decenni passati al fianco di grandi allenatori di tutte le serie, dalle giovanili alla seria A1 maschile, nel maschile e, soprattutto, nei campionati femminili.
Giovanni Moschetti, gioiese di nascita e residenza, una vita da secondo, da tre anni occupa il ruolo di secondo allenatore della Lines Ecocapitanata Altamura .
E’ arrivato nell’anno che si concluse con la storica promozione in A1, è rimasto nello staff tecnico altamurano affiancando altri coach biancorossi.
Lavora in silenzio, a volte si fa fatica ad accorgersi di lui ma, nella città del pane tutti, indistamente, gli vogliono bene.
Vincendo la sua proverbiale timidezza lo abbiamo “costretto” a raccontarsi.

Gli allenatori passano ma Giovanni Moschetti è sempre il secondo sulla panchina dell’Altamura…
Si ! Anche quest’anno sono qui ad Altamura…

Qual è il segreto?
Non c’è un segreto…è merito della società e poi a me piace fare il secondo…
Bisognerebbe chiedere in società…

Da quanti anni sei all’Altamura e come è iniziata quest’avventura?
Questo è il terzo anno… il primo anno fui chiamato da Gianfranco Milano poi arrivò Guidetti ed ora Giovanni D’onghia…

Da pugliese in una squadra pugliese, hai mai pensato di allenare da un’altra parte?
No perché non potrei…forse mi sarebbe piaciuto ma non potrei farlo per necessità professionali…

L’allenatore con il quale ti sei trovato meglio?
Ho avuto modo di imparare da tutti gli allenatori con i quali ho lavorato, da Erasmo Perniola a Di Pinto fino a Milano per arrivare ai nostri giorni…

Cosa ti piace del tuo ruolo?
Poter lavorare singolarmente con le giocatrici e sviscerare in maniera specifica i problemi di ognuna di loro…

Quanto è difficile fare il secondo?
E’ un ruolo difficile perché devi essere il filtro tra l’allenatore e le giocatrici, diventi il confessore e l’interlocutore delle atlete…

In che cosa consiste fare il secondo?
Devi saper riportare correttamente le richieste delle giocatrici all’allenatore. Diventi a volte psicologo a volte confessore…
Nel maschile è più semplice…ci sono meno problemi mentali…

Hai mai sognato un’incarico tutto per te?
Si, forse si, ma chissà un giorno…non è semplice…sono tanti anni che faccio il secondo…

Il campionato più bello da quando sei ad Altamura…
Quello della promozione in A1…

Il momento più bello da quando sei ad Altamura…
I play off promozione contro il Busto…

Quello più brutto…
Non c’è…i momenti più brutti sono tutti quelli rappresentati da quelle partite che perdi e che avresti potuto vincere…

Come si sta sulla panchina biancorossa?
Io ci sto benissimo…! Ad Altamura sono stato bene da sempre e non lo dico per compiacere qualcuno…

Le atlete alle quali ti sei affezionato di più e perché…
Non ho mai avuto problemi con nessuna atleta…sono andato d’accordo con ognuna di loro…
Lo scorso anno ho avuto un bellissimo rapporto con Bibi, con Tatiana Menchova, con Kaja Kovacova…in passato con le sorelle Serena…
Quest’anno c’è armonia con tutte, Romanò e Biamonte le conoscevo già ma ho legato con tutte senza preferenze…

Come sogni di finire questo campionato?
Con la salvezza e poi…con qualcosa di più!
Meritiamo qualcosa di più…

Cosa farai il prossimo anno?
Dipenderà da come finiremo questo campionato…

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