Scavolini Pesaro: necessario il tie-break per fermare Sassuolo e centrare la semifinale
Autore: Lega Volley Femminile
12 Aprile 2008

SCAVOLINI-UNICOM 3-2

SCAVOLINI PESARO: Lunghi, Garzaro 4, Wijnhoven (L), Mari ne, Brussa 5, Castiglione, Ferretti 1, Fürst 6, Costagrande 28, Sheilla 17, Guiggi 23, Lazcano ne. All. Vercesi.

UNICOM STARKER KERAKOLL SASSUOLO: Nucu 20, Vitez 9, Cozzi (L), Turlea 27, Devetag ne, Bosetti 2, Pincerato 4, Lancellotti ne, Kozuch 1, Havelkova 23, Plchotova 5, Montanari 1. All. Ferrari.

ARBITRI Caldarola (L’Aquila) e Ippoliti (Pescara).

NOTE Parziali 20-25 (32′), 28-26 (33′), 17-25 (25′), 25-23 (28′), 18-16 (22 ). Scavolini: battute sbagliate 8; battute vincenti 5; ricezione 61% (prf 46%); attacco 34%; errori 23; muri 21. Unicom: battute sbagliate 6; battute vincenti 5; ricezione 59% (prf 44%); attacco 43%; errori 24; muri 10.

PESARO. Finale da lacrime, ma non quelle della Unicom Sassuolo sconfitta dopo una lotta lunga due ore e venti in un palasport gremito da quasi duemila persone: in sala stampa sia Angelo Vercesi che Carolina Costagrande hanno gli occhi umidi di chi l’ha vista talmente brutta che, alla fine, quasi non ci crede di aver strappato la terza semifinale scudetto consecutiva. Sassuolo avrebbe potuto chiudere in tre set, in quattro o anche al tie-break, pur se questo parziale è stato quello giocato meglio dalla
Scavolini: è toccato a Nucu, la migliore della sua squadra (59% a rete e 4
muri) gettare via la palla del match tirando lunga una fast senza muro.
Sarebbe stato il 16-14, e Sassuolo non avrebbe rubato nulla.

La Scavolini era scesa in campo molto tesa, negli occhi non il solito sorriso che chiede Vercesi alle sue ragazze. Attacco in assoluta difficoltà (non spiegabile solo con la pur grave assenza di Mari: 30%, 30% e 27% nei primi tre set, impossibile fare di più che vincere un parziale su tre).
Costagrande non mette giù un pallone (1/11 nel set), Turlea fa il diavolo a quattro (9 punti col 50%), la Scavolini resta avanti sino al secondo timeout tecnico (16-15) per poi farsi sorpassare dalle ospiti, che chiudono con Nucu (unico, preziosissimo muro del set). Secondo parziale con le colibrì a partire di gran carriera, subito 8-3. Sul 13-8 Vercesi toglie Fürst, non brillantissima, per Garzaro; la Scavolini strappa ancora (ogni tanto anche Turlea mostra la corda: 26% in attacco, 3 muri subiti e 2 errori nel set) e sul 17-10 il set pare andato. Sbagliato: la meno attesa (la ex-B1 Giulia
Montanari) piazza un turno di battuta da 5-0, Sassuolo si trova sulla racchetta tre set-point ma non ne approfitta: Turlea ne getta via uno in contrattacco, la imita Vitez, chiude a muro Guiggi.

Terzo set senza storia: ma a favore della Unicom, non della capolista Scavolini, che mette a terra poco più di un pallone su quattro e riceve col 36% di perfette: valgono i parziali a raccontare tutto, 5-8, 8-16, 12-21, per il 17-25 finale. Nel quarto set esce fuori Costagrande: ma non prima di vedere le colibrì sprofondare 6-11 e poi, nuovamente, 12-17. I tifosi, encomiabili, non mollano e continuano a sostenere la squadra in difficoltà.
Tre muri in fila (alla fine, 21 per la Scavolini) rompono l’inerzia, Sassuolo ne restituisce uno a Guiggi (11 per lei i muri punto alla fine) e si riporta 20-17. Pare finita, ma un 4-0 riporta avanti la squadra di casa:
Vitez risorpassa, ma un errore della pur immensa Havelkova (vent’anni, può diventare un fenomeno) spariglia i giochi, chiude Costagrande. Tie-break:
7-9 Sassuolo, sorpasso pesarese 12-11, due match-point sfumati sul 14-12, Havelkova ne strappa uno per la Unicom ma Nucu ne fa l’uso di cui sopra.
Finale vis-a-vis Costagrande-Havelkova: vince Carolina, che domande.

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