Despar Perugia: finale scudetto conquistata, prosegue la corsa al tricolore
Autore: Lega Volley Femminile
20 Aprile 2008

FOPPAPEDRETTI BERGAMO – DESPAR PERUGIA = 2-3

Parziali: 25-21, 18-25, 26-24, 15-25, 12-15.

BERGAMO: Gruen 24, Arrighetti 17, Piccinini 12, Poljak 11, Sorokaite 10, Lo Bianco 3, Croce (L), Fiorin 1, Rosner 1, Gujska, Merlo.

N.E. – Tasca, Camarda.

Allenatori Lorenzo Micelli e Davide Mazzanti.

PERUGIA: Francia 27, Gioli 21, Del Core 20, Pachale 18, Marinova 3, Crisanti 2, Arcangeli (L), Grbac, Sacco.

N.E. – Pavlović, Decordi, Artmenko.

Allenatori Emanuele Sbano e Mauro Chiappafreddo.

NOTE – Spettatori 2500.

Durata dei set: 23’, 23’, 27’, 23’, 15’.

Arbitri – Roberto Mastrodonato (RM) e Massimo Pessolano (SA).

FOPPA (b.s. 4, v. 4, muri 9, errori 15).

DESPAR (b.s. 6, v. 2, muri 17, errori 11).

BERGAMO – Prosegue il sogno della Despar Perugia che sconfigge la Foppapedretti Bergamo anche nella gara-tre delle semifinali play-off validi per il titolo di Campione d’Italia.

Non riescono a vincere per due volte sul proprio campo le lombarde contro la loro rivale più ostica della post-season.

Esultano le ragazze di Emanuele Sbano che approdano alla finalissima estromettendo una grande avversaria e sovvertendo i pronostici della stampa specializzata che l’avevano data già per spacciata.

Sono andate forti le umbre che hanno respinto le critiche al mittente, dimostrandosi ancora una volta validissime a muro (17 punti) ed estremamente efficienti sugli attacchi di palla alta.

La partita comincia subito bene per le locali, brave ad approfittare delle sviste altrui con Arrighetti (8-5). Le ospiti registrano dei passaggi a vuoto in ricezione e si affidano quando possono alla grintosa Gioli che risponde alle cannonate di Gruen (16-13). Francia tenta di riacciuffare la Foppapedretti che continua a spingere (21-18). Gruen sigla il vantaggio.

Al cambio di campo sono le biancorosse ad iniziare meglio sospinte dai muri di Gioli (2-8). Rosner prende il posto di Piccinini ma sono Sorokaite e Del Core a mostrare le cose migliori del repertorio (13-16). Poljak accenna una reazione, ma la Francia è una spina nel fianco per le lombarde (16-21), il pareggio delle umbre si materializza sull’attacco della Pachale.

A rompere gli indugi nel terzo parziale sono Arrighetti e Gioli. È un bombardamento nel rettangolo lombardo (7-8). La difesa locale raccoglie tanti palloni e Piccinini spara da qualunque posizione ma il break la Foppapedretti lo effettua col muro di Sorokaite (16-10). Del Core mantiene elevato il suo rendimento ma le orobiche sono orami lontane (21-13). L’ingresso di Grbac in regia sortisce qualche effetto, Pachale lancia la rimonta che si completa sul 23-23, ma poi le palle del sorpasso non sono finalizzate e Bergamo si riporta in vantaggio.

Nel quarto periodo la Despar riparte ancora in tromba con Grbac confermata a dirigere l’orchestra, gli attacchi della Francia sono imprendibili per le avversarie (3-8). Del Core sale in cattedra a rete e con Grbac dai nove metri le ospiti accelerano (8-16). Piovono errori sul quadrato delle bergamasche e le umbre ne approfittano per aumentare il divario (9-21). Tutto facile sino al punto di Pachale che rimanda la sentenza.

Al tie-break una ritrovata Poljak si oppone alla generosa Del Core (8-7). La Foppapedretti rimane avanti di un break sino a che Pachale cambia ritmo ed effettua il sorpasso (11-12). Altri due punti della tedescona e di Francia ipotecano il risultato. E’ la capitana cubana a far salire alto l’urlo di gioia della Despar.

La finale è realtà, l’ultimo ostacolo da superare per ricucirsi addosso lo scudetto sarà Pesaro.

Il presidente Carlo Iacone si è dichiarato soddisfatto: “La nostra squadra, nonostante le energie fisiche e psicologiche spese nella Champions league, si è ottimamente comportata. Dopo la sconfitta in gara-due le ragazze si sentivano di vincere la partita anche se c’è voluto un drammatico quinto set per avere ragione del Bergamo. Comunque sia, noi siamo stati agevolati da una sciocca regola che vedeva la squadra giocare la prima partita in casa in qualche modo favorita successivamente. Una doppia trasferta, intramezzata da una gara casalinga, avrebbe dato a Bergamo quel giusto vantaggio che meritava per avere concluso la regular season con una classifica migliore della nostra”.

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