All Fin Cfl Volta Mantovana: le prime impressioni di Fasani, Marinelli, Bragaglia e Fratoni
Autore: Lega Volley Femminile
27 Agosto 2008

VOLTA MANTOVANA. L’All Fin Cfl è al lavoro da una settimana. Microfoni al vice allenatore Fasani e alle giocatrici Marinelli, Bragaglia e Fratoni.

Andrea Fasani è alla sua seconda annata in collina. Estate un po’ travagliata, vero? “Soprattutto nell’ultima parte – risponde il coach – Considerando l’impronta che si era deciso di dare all’organico ci si era mossi per tempo e si era definito tutto con anticipo rispetto al mercato di serie A. Poi la Okaka ci ha tirato un brutto scherzo costringendoci a tornare sul mercato non trovando soluzioni valide, e Rampazzo ha dato forfait portandoci a discorsi diversi. La scorsa stagione, al di là del fattore tecnico, io mi sono trovato molto bene in una società veramente organizzata e preparata. Non ci ho pensato due volte a decidere di restare svolgendo il mio solito ruolo. Sono molto motivato e l’esperienza sarà diversa con un organico ringiovanito e un gruppo da far crescere”. “Da un’entità nuova cerchiamo di creare un gruppo che ci dia delle soddisfazioni – rilancia il vice-allenatore Andrea Fasani – Non è l’età che conta, ma la voglia che ci si mette”. Si può dire che il prossimo campionato è livellato verso il basso? “Ultimamente alcune squadre stanno piazzando colpi con atlete sulla carta importanti. Secondo me – argomenta il coach – per formulare un giudizio e per fare un raffronto con lo scorso campionato bisogna aspettare le prime dieci partite. Dirlo all’inizio mi sembra prematuro: non si sa mai a cosa si può andare incontro, soprattutto nella nostra situazione. Noi dobbiamo ancora capire cosa possiamo fare e quanto saremo bravi a sfruttare le qualità del nostro gruppo, sia la gioventù che l’esperienza”.

Evelyn Marinelli sta spegnendo la quarta candelina in maglia collinare: “Lo spirito da parte mia è sempre positivo. Poi sono passati tanti mesi e dunque c’è la voglia di ricominciare. Ho avuto modo di conoscere un po’ le nuove compagne. Sicuramente ci sono stati molti cambiamenti e, per come eravamo abituati, non è stata una cosa facile, in particolare per me che in questi anni ho sempre giocato con la stessa ossatura. Le altre ragazze sono giovani; l’aspetto importante è che ci troviamo tutte con un obiettivo comune, con voglia di lavorare e di fare bene”. In estate le società di A2 si sono ridotte da 16 a 14 squadre. “Ormai non ho parole sull’argomento – allarga le braccia il libero – ma non so nemmeno dire adesso che campionato mi aspetto, dico solo che il livello è calato molto per le problematiche che ci sono state, a partire dall’A1. Per quanto riguarda noi, siamo un’incognita, però sono pure fiduciosa: abbiamo un buon allenatore e da un gruppo giovane si può ricavare parecchio”.

Ad Antonella Bragaglia spetterà il ruolo di chioccia. “Comincio questa stimolante avventura con ottimismo – dichiara la centrale – io penso sempre positivo. Siamo all’inizio e c’è sprint. Ormai negli ultimi anni mi sono abituata ad essere fra le più esperte. Poi, al di là dell’età, io sono una che parla e alla fine mi trovo bene in questa veste. Mi piace stare con le giovani che hanno voglia di fare. Per quel poco che ho visto, mi sembrano ragazze disposte a stare in gruppo e a mettersi alla prova. Incrociamo le dita, sono curiosa. Campionato più corto? Meglio, alla mia età non guasta. Non scopriamo oggi che il nostro movimento ha dei problemi”.

Alessandra Teixeira Fratoni è pronta per la nuova avventura: “Negli ultimi anni mi è capitato sempre più spesso che le squadre dove giocavo fossero formate da un mix di giovani ed esperte. Questa però è la prima volta che mi trovo in un gruppo così giovane. E’ bello, perché poi aiutare le altre negli allenamenti serve anche a noi che giochiamo da più tempo. L’importante è essere sempre unite e dare sicurezza, il nostro compito è questo. Le debuttanti devono stare tranquille durante il campionato, perché se sono state scelte è perché possono farcela. Più squadre ci saranno in futuro in A2 più sarà impegnativo, ma anche bello. Però bisogna fare le cose per gradi”. C’è un aspetto che accomuna la brasiliana ex Milano al Volta: la delusione per l’esito della scorsa stagione. La schiacciatrice annuisce: “Dall’ultima annata mi sono portata via tanta esperienza. Delusione sì, ma anche consapevolezza che le cose capitano quando devono capitare”.

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