VOLTA MANTOVANA. L’All Fin Cfl non versa lacrime dopo l’interruzione della striscia vincente in campionato ad opera della Mgm Roma. Quattro successi consecutivi in formazione rimaneggiata: non poteva andare sempre così bene. L’uscita di scena dalla Coppa e il 2-3 di domenica hanno messo a nudo i limiti del gruppo, encomiabile sul versante dell’attaccamento alla maglia e dello spirito di squadra.
L’All Fin Cfl ha fatto registrare il 30% in attacco (Roma 34%) e la percentuale più alta (37) appartiene a Bragaglia, una che solitamente supera il 55%. L’attacco non è e non sarà mai il fondamentale migliore di questa squadra, ma l’arma in più è quella di avere pazienza, non sbagliare e mettere comunque in difficoltà l’avversario con un tipo di palla. Sono situazioni di lucidità e attenzione che talvolta possono venire meno.
Mauro Masacci analizza lucidamente: “Il primo set è andato malino; nel secondo invece, pur perdendolo, abbiamo giocato a tratti bene, poi si è spenta la luce. Credo che abbiamo giocato meglio nello spezzone del secondo set (fino al 17-13, ndr) che nel terzo e quarto. Però ci siamo incastrati in un paio di situazioni che sappiamo esserci negative, mentre loro sono stati bravi a non regalarci niente. Non siamo riusciti a trovare la soluzione in tempi brevi e abbiamo subìto break pesanti. La nostra partita è stata caratterizzata da alti e bassi, più bassi che alti, direi. A mio avviso – osserva l’allenatore – ci eravamo abituati troppo bene. Qualcuna comincia ad essere un po’ stanca, ma la reazione c’è stata. Nessuno ha fatto drammi e siamo consapevoli di essere usciti dal campo spendendo tutto ciò che avevamo. Guardando la classifica, nessuno avrebbe pronosticato un sesto posto adesso. Non so come sarebbe finita se avessimo intascato il secondo parziale, ma io mi tengo stretto il punto, che per me è tutto guadagnato e so che a fine stagione conterà”. Il tecnico prosegue: “La ricezione sta andando bene; in qualche fase contro Roma abbiamo sofferto, ma perché loro battevano bene. In questo fondamentale sono tranquillo, è un punto di partenza importante, perché quando una squadra riceve poi può pensare di costruire il proprio gioco. Le certezze nascono dal cambio palla. Sperare di vincere con solo muro e difesa è complicato. A muro ritengo che in certe fasi ci sia stata disattenzione, poiché le avversarie hanno attaccato come sapevamo avrebbero fatto. Noi in attacco abbiamo accusato affaticamento”.
Il coach volta pagina: “Il mese prima di Natale è sempre difficile, sia dal punto di vista fisico che mentale. L’arrivo di Dukule ci dovrebbe dare energia fresca. Ha fatto vedere di essere un’atleta fisicamente interessante, ma tecnicamente è da sgrezzare e lo sapevamo prima che arrivasse. Se noi e lei avremo la pazienza di lavorarci su, Svetlana sarà utile nel corso della stagione. Astarita ha intrapreso un buon percorso riabilitativo, ma ci vorrà tempo. Come non pensavo fossimo diventati dei maghi quando abbiamo battuto Piacenza, non penso che siamo da buttare adesso che abbiamo perso 3-2 con Roma. Questa squadra ha un discreto futuro davanti a sé. Ci sono giocatrici giovani che devono passare da situazioni nuove, come ad esempio l’alzatrice, apparsa in difficoltà, ma è giusto così: deve imparare a gestire meglio certi aspetti sui quali non ha l’esperienza”.
Alessandra Fratoni è sfinita. Ha attaccato più di tutte, 63 palloni, ma recrimina sulla sua bassa resa: 18 punti, di cui uno a muro. “Mi dispiace di non esser stata al 100% e di non aver dato il mio contributo sui palloni di sicurezza. In generale non abbiamo giocato bene; siamo mancate un po’ in tutto. Per crederci ci abbiamo creduto – dichiara la schiacciatrice – ma abbiamo iniziato molto male, nei primi due set siamo state inguardabili. Non eravamo lucide. Poi siamo riuscite ad entrare più o meno in partita, ma nel tie-break abbiamo sprecato all’inizio e sbagliato due palle importanti alla fine, magari per nervosismo. Dukule è appena arrivata, ci ha dato una mano anche in difesa, non è una che lascia cadere la palla senza muoversi. Speriamo di fare passi avanti con lei, anche a muro, si deve allenare”. I cambi di Roma vi hanno tolto punti di riferimento? “Eravamo preparate a tale difficoltà, ed effettivamente Scarpellino è entrata e ha fatto bene. Loro hanno tante giocatrici in panchina, cosa che noi non abbiamo, ma non vogliamo usare questa come scusa. Siamo così e cerchiamo di gestirci”. Due sconfitte in una settimana: si è rotto qualcosa? “No – risponde la brasiliana – Abbiamo lavorato tanto e avvertiamo stanchezza. Non era facile essere in poche in palestra e preparare anche la Coppa. L’allenatore ci ha dato un giorno in più di riposo e sono sicura che ci ripresenteremo con la stessa testa di prima”. La serenità prima di tutto, l’All Fin Cfl non abdica.