Niente sindrome da panettone per l’Asystel di coach Pedullà, che in un palaRavizza più “novarese” che mai (davvero nutrita la rappresentanza di tifosi novaresi giunti in quel di Pavia) ha conquistato tre punti al cospetto della Riso Scotti di Gianfranco Milano. Tre punti con brivido iniziale, un primo set giocato malissimo per oltre metà frazione e una rimonta tardiva per poter andare a buon fine.
Mister Pedullà si affida allo stesso sestetto che domenica scorsa ha annichilito la Yamamay di Busto Arsizio, con Kozuch opposta a Feng, Anzanello e Paggi al centro, Barcellini e Osmokrovic di banda e Scarabelli libero. La Riso Scotti Pavia ha risposto con Pavlovic opposta a Spinato, Pachale e Horvath di banda, Caroli e Borgogno al centro e Carocci libero.
L’avvio di gara è negativo per Novara, con l’errore di Osmokrovic (dopo di questo ne commetterà solo un altro in tutto l’incontro) che vale subito il 4-2 per le padrone di casa. Paggi e Kozuch ricuciono lo strappo, ma Pachale lancia la volata in corrispondenza del primo tempo tecnico (8-6). Ancora Pachale, stavolta a servizio, e Pavia scappa 11-7, mentre Novara riesce a giocare il cambio palla ma senza trovare break point. Il turno in servizio di Pavlovic regala la nuova fuga (16-9 con l’ace della serba), e sul 18-12 per le padrone di casa il set sembra completamente compromesso per l’Asystel. Fatto sta che Barcellini si carica sulle spalle la squadra e la prende per mano fino al clamoroso 18-16 (con una tripletta micidiale), quando poi un “misunderstanding” fra Anzanello e Feng vanifica tutto. Cala nuovamente Novara che si ferma a 21, mentre Pavia si aggiudica il primo parziale.
Comincia il secondo set e si intuisce subito che la musica stia cambiando con l’1-5 (tripletta di Osmokrovic) in avvio. Paggi e Feng danno spettacolo con coordinazioni spettacolari in cui vengono coinvolte anche Kozuch e Barcellini (combinazioni perfetto mix di velocità e potenza), e Novara incanta letteralmente le avversarie. 4-13 con doppietta di Anzanello al giro di boa, e set in discesa per le asystelle, guidate da una Feng monumentale (5-15 con un ace della regista cinese) e da una Osmokrovic implacabile (11-21). Piccolo ma indolore blackout, che costa il 5-0 per Pavia, ma il set si chiude senza patemi 17-25 con Kozuch.
Riparte serrata la battaglia nel terzo parziale, con Pavia subito avanti 4-2 (Horvath) e Novara che mette la testa avanti per la prima volta in concomitanza con il primo tempo tecnico, grazie a Baby Killer Barcellini. Due muri perentori di Barcellini su Pavlovic e l’Asystel allunga 7-10 prima e 8-13 poi (stavolta la doppietta a muro è di Anzanello e la vittima è Pachale). Pavia torna in gioco 16-16, ma sono Anzanello e la neoentrata Rosso (al posto di Kozuch, nel ruolo di opposta dunque e non di centrale) a girare gli equilibri a favore di Novara (19-21). Due ace di Anzanello e il set è in cassaforte, chiude 20-25 una splendida fast di Vally Rosso.
L’Asystel riparte con la novità Rosso e scappa via dopo il primo tempo tecnico con i colpi di capitan Osmokrovic (6-8 con un delizioso lob) e con una scatenata Paggi (8-12 grande uno-due in fast). Rosso a segno con un ace e Novara sembra destinata a vincere agevolmente, come attesta anche il parziale 13-18 (stavolta è Anzanello ad andare a segno). Salta però di colpo la ricezione novarese, mentre si fa sentire forte il muro di Pavia e le padrone di casa colgono l’incredibile rimonta 18-18 innescando il furioso punto a punto seguente. Novara trova il break, ma una clamorosa svista arbitrale su un palleggio di Rosso (22-22) annulla nuovamente il gap. Di rabbia Rosso si riprende il maltolto con un muro su Pachale, seguito poi dal siluro di Barcellini che vale il match ball per Novara 22-24. Milano chiama tempo e Pavia annulla il primo match ball, ma le scottine devono capitolare sul nuovo missile scagliato da Barcellini, che chiude i conti donando i tre punti all’Asystel Novara.
Una partita molto intensa e un successo importante, frutto di una prestazione molto positiva della regista Feng e di una buona prova corale. Asystel ha messo in mostra, quando supportata da buona ricezione, un gioco spumeggiante e devastante, interrotto talvolta da sporadici blackout. Il 2008 termina con una vittoria.