Dopo la domenica di sosta la Minetti Vicenza riprende il campionato con la visita al Famila Chieri ultimo in classifica ma tutt’altro che rassegnato alla retrocessione. Le biancorosse arrivano dal successo interno sul Castellana Grotte che ha dato una scossa anche al morale; domani si vedrà se le ragazze di Baraldo riusciranno a dare continuità sul campo alla scalata della graduatoria, trovando magari quella prima vittoria esterna che a Cesena era sfuggita all’ultimo scambio del tie-break.
Un punto nelle ultime dodici partite è invece il ruolino di marcia della formazione torinese, che non vince dal girone di andata, ovvero da quel 2 a 3 a Vicenza che aveva lasciato l’amaro in bocca a tutto il PalaRewatt. Giocatrici e tifosi sono decisi ad andare in Piemonte anche per riprendersi quei punti lasciati per strada a novembre: al fianco di Paccagnella e compagne ci sarà un pullman di supporter biancorossi in partenza dal PalaRewatt alle 12.30, oltre a un po’ di squadre dei Joy VolleyCenter piemontesi “satelliti” del club biancorosso: Asti Kid, Chisola Volley e Cafasse Borgaro. Si gioca alle 17.30, gli arbitri sono Giani di Piacenza e Lavorenti di Livorno. La partita sarà trasmessa seguita in diretta da Zona Volley Radio (www.zonavolley.com) su Bluradio Veneto (FM 88,7).
MINETTI OK E COVIELLO PRESENTE. Qualche problema fisico non ha tormentato più di tanto la settimana delle biancorosse. Alla fine l’intera rosa sarà a disposizione di coach Baraldo, che riavrà a disposizione anche la centrale Francesca Devetag. Il dubbio sul suo impiego nello starting six non è ancora stato sciolto e probabilmente lo sarà solo domani mattina nella seduta di rifinitura al PalaMaddalene. Pienamente recuperata la capitana Paccagnella, piccoli malanni sotto controllo per Tirozzi e VanMeter. L’unica novità potrebbe quindi riguardare le centrali, per le altre posizioni la formazione non dovrebbe discostarsi da quella che ha sconfitto Castellana nell’ultimo turno. Sarà presente a Chieri anche il patron biancorosso Giovanni Coviello: il presidente della Minetti, dimesso ieri dall’ospedale di Cittadella dopo alcuni esami cardiaci, è partito oggi assieme alla squadra.
FAMILA AL COMPLETO. Le ultime prestazioni delle piemontesi dicono di un Chieri in crescita e che domani sa di essere all’ultima spiaggia per agganciare quantomeno il penultimo posto. La salvezza diretta invece, salvo miracoli, sembra ormai essere un miraggio. La cura Guidetti (il tecnico modenese ha sostituito Salomoni a inizio gennaio) sta dando qualche frutto e soprattutto tra le mura amiche il Famila è un avversario volitivo e combattivo. Per le biancoblu torinesi la pausa ha permesso di recuperare al 100% le acciaccate Popovic e Cicolari; il sestetto dovrebbe così essere lo stesso che le vicentine affrontarono all’andata, con una leggera variazione: la ex Petrauskaite viene impiegata ora come seconda schiacciatrice (S2) lontano dalla palleggiatrice Radulovic, altra ex biancorossa, che solitamente parte vicino a Cicolari (S1).
BARALDO. Il tecnico della Minetti Maurizio Baraldo non nasconde la grande importanza dello scontro di domani: “E’ la partita della vita sia per noi che per loro. Per quanto ci riguarda è un’occasione da sfruttare assolutamente per accorciare ancora il distacco dal terzultimo posto. Così facendo potremmo affrontare diversamente le prossime partite soprattutto a livello psicologico. In settimana nonostante qualche acciacco ci siamo allenati bene; loro sono in un buon momento, lo si è visto con Pavia e con Busto, dove hanno avuto la concreta possibilità di vincere. Anche per Chieri quella di domani è una partita-chiave e non penso che avvertiranno meno pressione di noi. Il vantaggio che hanno è quello del fattore campo, ma se riusciremo a ripetere la prestazione offerta contro Castellana sono convinto che possiamo farcela. Dobbiamo confermare il lavoro in difesa di due settimane fa; rispetto alla gara di andata siamo un’altra squadra, siamo cresciuti molto in battuta e in ricezione e di conseguenza anche in attacco. Domani sarà importante ricevere bene per non andare sempre ad attaccare contro il muro a due”.