VOLTA MANTOVANA. Il ritmo intenso dei playoff non permette all’All Fin Cfl di rimuginare per tanto tempo sulla sconfitta di Milano. Domenica si torna in campo per gara 2 e bisognerà provarci, anche se l’avversario è più forte e favorito. La top scorer è stata Dukule con 15 punti (37% su 35 palloni), seguita da Crepaldi con 14 (41% su 32) e Fratoni con 10 (23% su 35 attacchi). Le milanesi non hanno fatto faville (soprattutto la temuta Crozzolin), ma è loro bastato giocare al massimo solo a sprazzi per domare le voltesi, negative in quattro rotazioni.
Mauro Masacci è soddisfatto del buon avvio, ma sconsolato per il seguito e per il crollo finale: “Abbiamo iniziato bene, poi sono riemersi i nostri soliti problemi. Quando cominciamo a perdere sicurezze si verifica una situazione a cascata: è sufficiente che salti un fondamentale per far saltare tutto il resto. Ad un certo punto siamo calati in battuta, poi in ricezione, difesa e muro. Siamo una squadra che non ha molte certezze e che ha bisogno che giochino bene tutte le atlete: quando ciò accade esprimiamo un buon livello, quando qualcosa si inceppa non ci sono giocatrici che si possano sobbarcare anche il lavoro delle altre. Occorre – usa una metafora il coach – che tutte apportino la loro pietrina, appena qualcuna non lo fa la parete crolla. Nel terzo set abbiamo subìto un break di 6-0 in una rotazione dove abbiamo problemi se non riusciamo a mettere giù la palla nelle prime azioni, perché perdiamo serenità e punti di riferimento. Diventa quasi maggiore il timore di sbagliare che la volontà di fare bene. Purtroppo in alcuni elementi pecchiamo d’esperienza e in questi due mesi non siamo riusciti a migliorare nella gestione di tali situazioni. Abbiamo dovuto cambiare spesso assetto, ma stavolta, seppur non al meglio, eravamo comunque in condizioni di giocarcela e ritengo, dunque, che si potesse fare di più”.
Svetlana Dukule va a ritroso: “Nel quarto set in campo c’era confusione e non me la spiego, perché solitamente è una cosa che può accadere a inizio partita, non alla fine. Dopo aver perso un set come il secondo, dove abbiamo dato tutto ciò che avevamo, è difficile poi riprendersi. Paradossalmente, se si perde un set male, si sa che ci sta e si rientra in campo per fare meglio. Invece così – chiude l’opposta – siamo piombate in una fase quasi di depressione”.
Valeria Zanin è delusa: “Inizialmente abbiamo giocato molto bene. Milano era in difficoltà, ma noi comunque abbiamo sbagliato veramente poco. Nel secondo e nel terzo set abbiamo tutto sommato giocato e siamo rimaste in partita, ma l’ultimo è stato disastroso: abbiamo mollato in tutti i fondamentali. Le nostre lacune si mascherano se dall’altra parte della rete ci aiutano commettendo errori. Invece, stavolta Milano è rimasto compatto, ha sbagliato molto meno e noi purtroppo ci siamo chiuse in una posizione, la P5, e da lì non ci siamo più mosse, subendo tantissimi punti. Poi diventa difficile per il morale, anche se si fa cambio palla, perché si guarda il tabellone del punteggio e ci si trova sotto di 10-11 punti. Abbiamo fatto molti errori in questo set”.