Minetti Vicenza: Il club biancorosso alla caccia due schiacciatrici ricevitrici e un’opposta
Autore: Lega Volley Femminile
17 Luglio 2009

Sbloccata l’impasse dovuta alle ammissioni e una volta acquisita la notizia della campionato da disputare nella prossima stagione, la Minetti Vicenza torna a operare con più certezze sul mercato. Al momento restano cinque le atlete sotto contratto per la prossima stagione: le palleggiatrici Muri e Gorini, la centrale Strobbe, l’opposta Diago Silva e il libero Isy Zilio. Quasi metà squadra è dunque già pronta; per completarla il direttore sportivo Claudio Bianchi ha già intavolato alcune trattative, ma è probabile che la rosa sarà allargata alle giovani del vivaio che durante l’anno meriteranno la chiamata in prima squadra. Per quanto riguarda la panchina il lavoro degli anni scorsi permetterà infatti a Mauro Marasciulo di attingere in abbondanza dal settore giovanile biancorosso.

CARTA A BIANCHI. A fare il punto della situazione sul mercato della Minetti è colui che sta seguendo le trattative in corso e che meglio di tutte conosce le atlete del vivaio Joy Volley, Claudio Bianchi. “Servono almeno tre atlete – ragiona il diesse torinese – di cui due bande e un’opposta. Per quanto riguarda le centrali stiamo valutando se affidarci alle giovani che abbiamo in casa, Assirelli e Levorin in primis. Anche in questo ruolo comunque ci guarderemo intorno e se si presenteranno delle possibilità differenti, nei limiti del budget a disposizione le prenderemo in esame. Per quanto riguarda i palleggiatori siamo a posto, tra i liberi abbiamo un innesto di lusso per la A2 come Isabella Zilio e sicuramente una giovane come alternativa, stiamo pensando a Federica Zuccollo che si sta ben comportando nel sand volley”.

CAPITOLO STRANIERE. “Le giocatrici non italiane saranno due o tre, una la abbiamo già (Diago Silva, ndr), un’altra sarà una dei due posti quattro. Penso di poter affermare con ragionevole certezza che avremo una banda straniera e una italiana. In panchina troveranno posto molte delle nostre giovani; penso a una rosa allargata anche a 14 o più giocatrici, con molte ragazze anche giovanissime della squadra di B2 che potranno proseguire e affinare il lavoro tecnico allenandosi con la serie A “.

MERCATO DIFFICILE. Il ritornello di molti direttori sportivi in questi giorni è che si è costretti a operare in condizioni molto complicate. “Sarà soprattutto un mercato lento – sostiene Bianchi – Diverse vicende, tra cui le difficoltà annunciate ieri da Castellana Grotte, stanno cambiando il panorama della serie A1 e di conseguenza anche dell’A2. Tanto di cappello alla società pugliese che ha operato con la massima trasparenza. Non dappertutto è così e infatti c’è molta diffidenza da parte delle giocatrici; alcune hanno paura e sono disposte anche a scendere di categoria qualora vengano date loro delle certezze. Da questo punto di vista qui a Vicenza la situazione è molto chiara: abbiamo un budget a disposizione ben definito, con cifre certe che non possiamo sforare. Ho chiari i numeri nei quali posso muovermi e di sicuro non faremo follie. Anche la riduzione a 12 squadre del campionato di A1 influisce sul mercato; con una sola retrocessione diretta le squadre potrebbero sentirsi più tranquille e abbassare leggermente le ambizioni nella costruzione dell’organico. Molte considerazioni vanno comunque rinviate a quando il mercato sarà in fase più avanzata; a oggi in A2 solo poche squadre come Chieri e Carpi sono già a buon punto, altrove vedo ancora una situazione nebulosa. Non sbaglia chi dice che è un mercato complicato, nel quale ci sono ancora parecchie incognite, non ultima l’iscrizione in A2 del Club Italia”.

VICENZA IN POLE CON LE GIOVANI. Tra tante incognite una delle certezze è che il vantaggio competitivo della Minetti Vicenza si chiama vivaio. “Rispetto a chi non ha mai investito nel giovanile, dalla nostra avremo il fatto di avere già molto in casa, ovvero la possibilità di pescare da un patrimonio di ragazze giovani che potranno essere ulteriormente valorizzate. Gli scudetti vinti in questi anni contro ragazze che oggi sono in A1 e in A2 vogliono dire che abbiamo senza dubbio giocatrici di buon livello, alcune delle quali hanno già debuttato in serie A. Serviranno comunque anche atlete più esperte: il campionato di A2 è lungo, con 16 squadre ci saranno 30 partite, non sono poche. Ora che abbiamo qualche certezza in più possiamo muoverci con più consapevolezza”.

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