Sorridente, serena e con le idee ben chiare, Jenny Barazza fa il suo “esordio ufficiale” in maglia Asystel. Giunta venerdì a Novara per scoprire, anche se solo per poche ore, la città e la società, la centrale azzurra ha incontrato presso la sede Asystel i giornalisti locali. Il tempo di indossare la maglietta del nuovo club e poi eccola, pronta a posare per le foto di rito e a rispondere alle tante domande provenienti dalla platea. Come in campo, anche davanti ai microfoni Jenny si dimostra diretta e decisa: “Perché Novara? Avevo tante offerte, ma non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di giocare per un club come l’Asystel, da sempre ai vertici e che punta ovviamente a rimanerci. Ho visto crescere questo club da avversaria, ora sono felice di poter dare il mio contributo per continuare a lottare per traguardi importanti”. Lasciare un club come Bergamo per trasferirsi in quella che è stata un po’ la rivale di sempre negli ultimi anni, un passo non scontato ma che per Jenny ha il sapore della sfida: “Sono andata via da Bergamo perché dopo tanto tempo, spesso, vengono meno determinati stimoli, di cui io sento un gran bisogno. Novara è il posto ideale per ritrovarne di nuovi, o meglio per continuare a saziare quella voglia di vincere che mi anima e che mi ha portata qui. Da Bergamo porto via tanti bei ricordi… magari proverò a portar via anche qualche trofeo”. Scherza Jenny, distesa e subito a suo agio nei panni di Asystella, ma torna seria quando si parla della sua nuova squadra: “Il gruppo che si sta allestendo mi piace davvero molto, mi intriga. Non stiamo parlando solo di grandi giocatrici, ma soprattutto di persone serie, umili e animate come me dalla voglia di conquistare risultati importanti. Tutte le grandi squadre hanno grandi campionesse, ma per fare un salto di qualità e diventare una squadra vincente c’è bisogno di persone così: il segreto di tutto sta nel gruppo, e penso che Novara sia stata già l’anno scorso un esempio da questo punto di vista. Le difficoltà arrivano sempre, prima o poi. Non basta avere grandi giocatrici per superarle, c’è bisogno di qualcosa in più, e quel qualcosa in più è proprio l’unione, la condivisione di impegno e obiettivi”. Un gruppo che per Jenny ha su tutte due grandi garanzie: Paola Paggi e Luciano Pedullà. “Paola è una giocatrice fantastica, una compagna di squadra con cui sono stata tanto bene e una persona verso la quale nutro la più completa fiducia. Non ha influito sulla mia scelta, ma è ovvio che sia felice di ritrovarla dopo gli anni belli passati assieme. Per quanto riguarda Luciano, si tratta di un grandissimo allenatore, che stimo moltissimo. So che lui è un cultore del lavoro, e in me trova una fiera seguace: sono cresciuta con Giannetti (a San Donà, assieme alla storica capitana Asystel, oggi dirigente, Laura Venturini ndr) e conosco la parola sacrificio. La cosa che più mi ha colpita di Luciano, guardando le partite di Novara, è come la squadra durante i timeout penda dalle sue labbra, come lo segua in tutto e per tutto. Vuol dire che ha saputo conquistare la stima del gruppo, sarà un piacere lavorare con lui. Davvero, non vedo l’ora!”. In attesa di incontrare in palestra le sue nuove compagne, Jenny ritroverà in azzurro Cristina Barcellini, atleta da cui la centrale veneta si dice molto colpita: “Cristina si può considerare un po’ l’emblema della mentalità Asystel, con la sua grande umiltà e la voglia di fare che dimostra sempre, anche in allenamento. Fin dalla prima palla che mi ha attaccato addosso ho capito che ha un braccio decisamente pesante… sembrava quasi mi arrivasse addosso una lavatrice”. Ride e scherza Jenny, che in pochi minuti ha già conquistato la platea, e chiude con una promessa ai suoi nuovi tifosi: “Per ora è davvero difficile dire dove potremo arrivare, per cosa potremo competere, così come capire quali possano essere realmente le avversarie più temibili. La cosa certa è che lavorerò e lavoreremo per essere sempre pronti e per trarre il massimo possibile dalle nostre qualità. Per farlo ci vorrà tanto lavoro in palestra, tanto sacrificio. Non chiedo di meglio, sono pronta e non vedo l’ora di mettermi alla prova!”. Parole da combattente, parole di chi conosce il sapore della vittoria e, proprio per quello, non vuole lasciar nulla d’intentato. Benvenuta Jenny, il cielo di Novara da oggi ha una asyStella in più.