Nello staff tecnico della nuova Edilcost Ancona compare una figura che, fino allo scorso anno, in serie B, non era ben definita. Il riferimento è al videoscoutman, un ruolo che in serie A2 diventa fondamentale e assume una specificità tutta propria. A ricoprire questa mansione è stato chiamato il 31enne jesino Riccardo Martini – un passato agonistico da centrale conclusosi troppo presto a causa di una serie di infortuni – che, già giovanissimo, all’età di 23 anni, aveva cominciato la sua carriera di tecnico come vice allenatore a Falconara. Successivamente Riccardo è stato impegnato come ‘tattico’ addirittura in serie A1, a Forlì, per poi tornare nelle Marche in quel di Castelfidardo, come scoutman in serie A2.
Dal 2006, poi, ha avviato il suo felice sodalizio con Luisa Fusco; a Casette d’Ete, infatti, ad affiancare l’allenatrice falconarese c’era lui, che rivestiva il ruolo di tecnico in seconda e, nel contempo, quello di scoutman. Un po’ quello di cui si occupava nella scorsa stagione Matteo Pieroni, un altro jesino come Riccardo. “Con Matteo ci ho anche giocato per qualche anno” ricorda Riccardo. “Ora, per ciò che attiene quella che era parte del suo lavoro, ho in qualche modo raccolto il suo testimone, anche se ovviamente in serie A2 i ruoli tecnici vengono necessariamente distinti con maggior precisione”.
In effetti quest’anno vice allenatore, nonché team manager, sarà Roberto Cremascoli. Tu sarai impegnato esclusivamente nel realizzare il videoscouting delle partite.
“Diciamo di sì, ma in realtà, in serie A2, il videoscoutman non si limita a riprendere le immagini tattiche dei match o a stilare statistiche delle giocatrici che scendono in campo. Si tratta di un lavoro più complesso, che va ad interessare tutto quello che riguarda la preparazione tattica degli incontri. Bisgona tener conto poi che la serie A2 è la categoria in cui, per certi versi, questo ruolo può rivelarsi più importante. In serie B1, infatti, il divario fra squadre forti e deboli spesso è più evidente e inoltre il livello tecnico generale è inferiore, per cui la preparazione tattica delle partite richiede forse una minore cura del dettaglio. Paradossalmente persino in serie A1 l’interpretazione tattica degli incontri, in certi casi, potrebbe risultare meno decisiva che in serie A2: basti pensare al fatto che vi sono corazzate come Bergamo o Pesaro contro cui, per una squadra di rango più basso, è assai difficile opporre efficaci contromosse tattiche. L’A2 insomma è probabilmente il campionato in cui equilibrio e livello tecnico elevato sono due fattori che coesistono costantemente. Per questo il lavoro del videoscoutman può diventare assai rilevante”.
Ci sono degli obblighi che la Lega Volley richiede agli scoutman delle società di serie A2?
“L’unico obbligo esplicitamente previsto è quello del videosharing, cioè della condivisione con gli altri club di categoria di tutti i video delle carie partite di campionato, che saranno consultabili e scaricabili dalle varie società in uno specifico database della Lega”.
In questo periodo in cui il campionato non è ancora iniziato in cosa consiste la tua atività?
“Intanto, in questi giorni, sto guardando diversi video dell’Edilcost dello scorso anno per cominciare a farmi un’idea. Perlopiù, però, seguo le ragazze in palestra insieme a Luisa e Roberto: presenzio agli allenamenti tre volte a settimana e, all’occorrenza, se c’è bisogno di scendere in campo in prima persona… lo faccio ben volentieri. E’ il modo migliore per conoscere umanamente e tecnicamente le atlete della squadra, anche se molte di loro non sono certe facce nuove per me!”
Quando comincerà il tuo vero e proprio lavoro di scoutman?
“Quando cominceremo a giocare le prime partite e ovviamente il clou arriverà con l’inizio del campionato. Prevedo che faremo un paio di sedute video alla settimana durante la stagione”.
Che impressione hai avuto della Conero & Ponterosso Volley?
“La prima impressione è stata ottima. In particolare mi è sembrato fin da subito che questa società sia molto ben organizzata, con ruoli ben distinti al proprio interno. Qui c’è la possibilità di lavorare al meglio, perché si sa chiaramente con chi si deve parlare per una questione o per un’altra. Secondo me, ci sono le basi per ottenere buoni risultati”.