Riso Scotti Pavia: Dora Horvath, pronta a continuare a scrivere la storia della società
Autore: Lega Volley Femminile
11 Settembre 2009

Quest’anno cala il poker con la chiara intenzione di diventare la “bandiera” della Riso Scotti Pavia! Dora “Dodo” Horvath sta per iniziare il quarto anno con nostra maglia e ha già firmato per altri tre. Arrivata a diciotto anni, il martello ungherese è cresciuto tantissimo tanto da essere oggi oggetto del desiderio nemmeno tanto occulto di parecchie squadre di vertice assoluto. “A Pavia mi trovo benissimo. La società, le compagne e i tifosi sono fantastici. E’ davvero come essere in famiglia”. Una famiglia che quest’anno ha cambiato tanto: “Le nuove compagne si sono inserite subito nel gruppo sia in campo che fuori. E’ chiaro che ora bisogna aspettare le verifiche delle partite ma anche dal punto di vista tecnico mi sento di affermare che siamo sicuramente meglio dell’anno scorso. Hanno tutte un’ottima base tecnica, forse manca loro l’esperienza a questi livelli ma se la faranno come è stato per me”. Intanto nel primo “sei contro sei” dell’altra sera con Vigolzone hanno destato un’ottima impressione: “Ci sono stati inevitabili alti e bassi ma si sono anche viste parecchie cose buone. Più che il gioco, sul quale ancora non abbiamo lavorato in allenamento, abbiamo cercato di mettere in pratica le richieste di Gianfranco (coach Milano ndr) che voleva alcuni colpi particolari da ciascuna di noi. Sotto questo aspetto credo che l’amichevole sia stata addirittura perfetta”. A “scartamento ridotto” per la settimana in meno di preparazione capitan Spinato e Pachale, out Caroli per precauzione, ne hanno approfittato Frigo, De Lellis, Ikic e Grizzo per iniziare a farsi conoscere dai loro nuovi tifosi: “Questo gruppo è più equilibrato rispetto a quello dell’anno scorso. La rosa è più “profonda” e soprattutto è già definita. Non dimentichiamo che ancora ci mancano Matuszkova e Fernandez, due ragazze che alzeranno ulteriormente il nostro tasso tecnico”. Lodi per tutti ma Dodo non vuole sbilanciarsi su ciò che sarà: “La A1 italiana rimane uno dei campionati più difficili del mondo. Fare pronostici non e mai facile. Quest’anno poi credo che ci sarà ancora più equilibrio del solito. Dovremo mantenere sempre al massimo la concentrazione perché saranno sempre più i particolari a fare la differenza”. A livello personale Dora si aspetta di “velocizzare il mio gioco ma di acquistare anche maggior sicurezza su palla alta e crescere ulteriormente in ricezione”. Obiettivi che potrà raggiungere grazie anche ai nuovi sistemi di allenamento: “Quest’anno lavoriamo molto di più sulla tecnica individuale. Ci sono tanti allenatori che, nelle sedute specifiche, ci seguono singolarmente limando i difetti di ciascuna. Tra poco inizieremo anche a curare la tattica, la correlazione muro-difesa. Insomma siamo solo all’inizio del lavoro ma già oggi posso dire che sono molto, molto ottimista”. E se lo dice Dodo, il nostro bazooka che ha già lasciato il segno su parecchi campi, c’è davvero da crederci!!

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