Gs DìperDì Emmedata Loreto: da Parma con il bicchiere mezzo pieno (o mezzo vuoto)
Autore: Lega Volley Femminile
19 Ottobre 2009

La Gs DìperDì Emmedata si congeda dal PalaRaschi con due stati d’animo fortemente contrastanti. Da un lato, la soddisfazione di aver mosso la classifica su un campo che si rivelerà ostico per chiunque, e di aver messo in grossa difficoltà la Cariparma SiGrade, una delle squadre considerate tra le più attrezzate del torneo cadetto e costruita dichiaratamente per fare bene. Dall’altro, resta il rammarico per non aver piazzato la stoccata vincente quando se ne è presentata la possibilità, lottando punto a punto nelle ultime due frazioni ma cedendo proprio nelle ultimissime fasi.

“Beh, quando siamo rientrate nello spogliatoio eravamo nel complesso contente per come era andata – spiega Giulia Pietrelli, tra le protagoniste del match di Parma – perchè nonostante ci fossimo trovate di fronte una squadra molto forte abbiamo giocato senza paura, tenendo testa alle nostre avversarie ed andando addirittura in vantaggio 2-1 dopo i primi tre set. Però è chiaro che avremmo preferito vincere, soprattutto perchè – specie nell’ultimo parziale – ci siamo rese conto che sarebbe bastato poco per portare a casa il successo. Perchè se perdere il quarto set ci poteva anche stare, tenuto conto che lo hanno sempre condotto e che sono state brave a modificare l’assetto della formazione con diversi cambi, nel quinto siamo sempre state lì, punto a punto, fino al 10-10, ed è stato un peccato che un black-out di breve durata ci sia costato proprio quei cinque punti finali”.

Seconda partita e seconda maratona di cinque set: sembra che
questa Gs DìperDì Emmedata sia abbonata agli straordinari… “In effetti è il caso di cambiare abitudini – ride Pietrelli – perchè non possiamo mica stare più di due ore in campo tutte le partite! Intanto, a Parma non abbiamo ripetuto la brutta partenza vista nell’esordio di campionato con Verona. Adesso lavoreremo duro per essere più brave a chiudere il match quando ci sarà l’occasione di farlo”.

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