“Pazienza, coraggio e fiducia”. Giovanni Lucchetta conferma le previsioni del precampionato, analizza le difficoltà del presente ed invita ad allentare la tensione nell’ambiente Spes, dopo cinque sconfitte consecutive. “Al momento della pubblicazione dei calendari avrei messo firma se nelle prime sei partite avessimo ottenuto 4 punti – attacca Lucchetta – Oggi, dopo 5 gare e con Pesaro che ci attende (mercoledì ore 20.30 alla Zoppas Arena, ndr), ne abbiamo solo due. Fino a qui, dunque, nessuna sorpresa. Forse qualche rimpianto c’è per non aver potuto approfittare di alcune opportunità che ci sono capitate, come nella prima gara con Bergamo. Anche in casa con Jesi avremmo potuto cogliere qualcosa. Mentre, però, la classifica non mi preoccupa in senso assoluto, mi preoccupano gli effetti di questa situazione. Mi preoccupa la squadra che si fa coinvolgere da questa situazione. Non vorrei che perdesse fiducia in se stessa. Non vorrei che il pubblico, che tanto ci ha dato in questo anno o poco più, ne risenta. Certo non farà piacere ai tifosi soffrire così”.
Il numero uno della società veneta di A1 rifiuta gli alibi: “Non servono, come non serve dire che la condizione di salute delle ragazze non è ottima. Gli alibi, che pure ci potrebbero essere, non servono, rischiano solo di ingannarci. E non sono motivi validi per far giocare male chi invece non ne avrebbe motivo. Ma questo è uno sport di squadra ed in uno sport di squadra gli equilibri sono delicati ed è facile che se le cose non vanno, tutti ne risentano”.
Ripensa alla partita persa domenica sera a Perugia: “Ieri sera abbiamo giocato male ed abbiamo perso. Ma anche l’anno scorso, soprattutto all’inizio, fuori casa abbiamo sempre perso. Anzi, con le stesse squadre (a parte l’inaspettata vittoria con Bergamo in casa) non avevamo fatto meglio di quest’anno. Non è certo una consolazione ma solo per dire che ci aspettavamo un periodo difficilissimo. Se saremo capaci di liberarci della delusione che ci deprime, sapremo trovare l’entusiasmo e ritorneremo presto alla vittoria”.
“Se potessi trasmettere qualcosa direi di avere pazienza, nervi saldi, di continuare a lavorare e di aver fiducia nei mezzi della squadra – è il messaggio di Lucchetta, che si rivolge anche alle atlete: “Alle ragazze chiederei di ritrovare se stesse, di non farsi condizionare dal momento e di avere fiducia nelle proprie capacità”.
“Ai tifosi, soprattutto ai fedelissimi che anche erano a Perugia, a tutto il nostro ambiente, vorrei dire di avere coraggio e fiducia. Le cose cambieranno – conclude -. Mai più di oggi lo slogan dei tifosi “tegnemo bota” deve diventare un atteggiamento mentale, frutto di una forte determinazione”.