LIU•JO Volley Carpi: Daria Parenti fa il punto sul suo recupero dall’infortunio al ginocchio
Autore: Lega Volley Femminile
11 Febbraio 2010


Ogni anno effettua oltre 600 interventi artroscopici la maggior parte dei quali riguardano l’articolazione del ginocchio, ma si occupa anche di spalle, gomiti, polsi e caviglie, insomma delle principali articolazioni del corpo umano.
L’artroscopia riveste un ruolo fondamentale nel recupero sportivo e nella vita di tutti i giorni e patologie una volta con gravi ripercussioni sulla vita quotidiana ora, grazie alla chirurgia artroscopica, possono essere risolte con interventi meno invasivi che garantiscono tempi di recupero più rapidi.
Daria Parenti centrale della LIU•JO Volley Carpi, infortunatasi in occasione della partita con Pontecagnano del 15 novembre 2009, supportata dai consigli dello staff medico della società (tra cui ricordiamo il dott. Gustavo Savino e il poliambulatorio FKT di Carpi, dove la squadra viene seguita per tutto quello che riguarda riabilitazione e recupero fisico) si è affidata in pieno accordo col presidente del club, Rino Astarita, alle ‘mani’ del dott. Luigi Pederzini (nella foto), il quale il 15 dicembre 2009, a un mese esatto dall’infortunio, ha eseguito l’intervento di ricostruzione del legamento crociato.

Dr. Pederzini, come è andato l’intervento effettuato a Daria Parenti?
E’ andato molto bene: l’atleta è stata sottoposta alla ricostruzione del legamento crociato anteriore destro con prelievo da tendine rotuleo e pulizia di quest’ultimo e meniscectomia.

Di che gravità era l’infortunio di Daria?
Si è trattato di un infortunio grave. Solitamente un’atleta sottoposta a questo tipo di intervento necessita di un tempo di recupero non inferiore a 6 mesi durante i quali dovrà svolgere con molta pazienza e tenacia un periodo di riabilitazione, per permetterle di riprendere la sua attività fisica nei migliori dei modi.

Come mai il ginocchio è l’articolazione più colpita dai traumi soprattutto negli sportivi?
Perché è sottoposta a molte sollecitazioni, basti pensare ai calciatori che giocano su terreni non sempre in condizioni ottimali, molto sconnessi, o come nel caso di Daria, pallavolista, dove spesso questo tipo di infortunio avviene a seguito di una ricaduta dal salto.
Inoltre, oggi sono più frequenti infortuni ad atleti in giovane età che non hanno ancora una massa muscolare sufficientemente sviluppata.

Complicazioni (eventuali) dopo l’intervento?
Le complicazioni che possono sorgere a seguito di un intervento sono solitamente di due tipi: infezioni o rirottura del legamento, ma entrambe sono molto rare, si possono stimare in una percentuale del 5% dei casi.

E’ possibile prevenire questo tipo di infortuni?
Direi di no, completamente, ma oggi le metodologie di allenamento e preparazione fisica si sono evolute molto, si cura in modo molto attento la preparazione fisica e il tono muscolare, che per un’atleta è fondamentale.

Ma chi meglio di Daria ci può raccontare e descrivere le sensazioni post-operatorie?
Abbiamo, quindi, chiesto direttamente a lei come è andato l’intervento e soprattutto come si sente.

“Sono entrata in contatto con il prof. Pederzini grazie all’intenteressamento del dr. Mauro Prandini, ortopedico della equipe di Sassuolo che visita presso il Poliambulatorio FKT di Carpi, e dopo aver sentito parlare di lui in termini lusinghieri dal dottor Gustavo Savino medico della squadra e da tantissimi anni nell’ambiente. Già dal primo incontro mi ha suscitato quella fiducia che è fondamentale tra paziente e chirurgo: poche parole nel prospettarmi tipo di operazione e tempi di recupero, ma chiarezza e sicurezza, nonché disponibilità nell’intervenire il prima possibile.
Nell’ospedale di Sassuolo ho trovato efficienza e preparazione sia nel pre-ricovero sia, ciò che conta di più, nella degenza. Ho vissuto l’operazione con molta serenità, avendo anche la possibilità (particolare forse … raccapricciante) di vedere le calcificazioni che mi erano state tolte: alla fine avevo proprio l’impressione di essere stata rimessa a nuovo! Ora sto per compiere il secondo mese post-operatorio e sono in attesa del quarto controllo, da cui mi aspetto un riscontro positivo. Giustamente, nella sua professionalità, il prof. Pederzini mi ha prospettato una ripresa dell’attività in sei mesi. Tuttavia spero (atteggiamento che mi serve anche da incentivo), grazie al lavoro che sto facendo appunto all’FKT con il fisioterapista della squadra Alessio Savani (oltre che con Monia Accorsi e Riccardo Allorini) e a quello che farò con il preparatore atletico Davide Serafini, di convincerlo a “scontarmi” qualcosa, pur nella salvaguardia comunque della mia salute”.

In bocca al lupo Daria, noi ti aspettiamo e confidiamo in un’altra “magia” del dottor Luigi Pederzini e nella tua grande forza di volontà!

Gino Coloni (redattore Tempo)

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