LIU•JO Volley Carpi: “Maky” Pavlovic messa ai raggi X da…Tempo
Autore: Lega Volley Femminile
18 Febbraio 2010

Marija Pavlović, nata a Bar (oggi Montenegro) il 3 agosto 1985, è alta 185 centimetri e il suo ruolo attuale nella LIU•JO Volley Carpi centrale, ma sa ricoprire anche il ruolo di opposto.
Marija. chiamata da tutti Maky, che ha iniziato a giocare, ovviamente, nel suo paese di origine (prima Serbia, ora Montenegro), è un’atleta ancora giovane ma con grandi potenzialità e talento e nelle ultime stagioni fino al 2006-2007 ha militato nelle file del Postar 064 Belgrado, compagine con la quale ha vinto 2 campionato serbi e altrettante Coppe di Serbia, nel 2007-2008 nella Despar Perugia di serie A1, con cui ha vinto l’European Champions League (la Coppa dei Campioni) e la Supercoppa Italiana , e nel 2008-2009 nella Riso Scotti Pavia, sempre di A1.
Maky, che con la nazionale del proprio paese ha partecipato alle Universiadi del 2005, è approdata nella LIU•JO Volley, ufficialmente, il 5 dicembre 2009 per sostituire l’infortunata Daria Parenti.

Maky ci racconti un po’ di te?
Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 13 anni, non sapendo bene il motivo della mia scelta, infatti prima di dedicarmi al volley avevo provato a cimentarmi nella pallacanestro, ma non mi piaceva per niente, poi per un breve periodo ho fatto atletica e alla fine, grazie ad un allenatore che mi chiamava sempre per andare a giocare, mi sono appassionata a questo meraviglioso sport.

Le squadra nelle quali hai giocato?
Ho giocato per 5 anni nelle squadre della mia città in Montenegro, poi 3 anni in Serbia nel Postar 064 Belgrado dove praticamente abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere, eravamo sempre prime in classifica, poi nella Despar Perugia, dove siamo arrivate a vincere la Champions League e la Supercoppa Italiana, e un anno nella Riso Scotti Pavia, per poi approdare quest’anno a Carpi.

Hai sempre giocato nel ruolo di centrale?
Praticamente si, ad eccezione di un anno in cui ho giocato nel ruolo di opposta divertendomi tanto, anzi penso proprio che il mio futuro pallavolistico sia come opposta, perché mi piace in modo particolare.

La più bella esperienza pallavolistica che ricordi?
Anche se sono giovane e non ho un curriculum vasto, direi senza dubbio la vittoria in Champions League con Perugia, è indescrivibile l’emozione che si prova a vincere un titolo così importante e ambito.

Come vedi il tuo futuro oltre alla pallavolo?
Il mio sogno è quello di aprire un centro benessere, dove potersi rilassare e curare il proprio corpo, poi sicuramente mi voglio sposare e voglio avere tanti, tanti, tanti bambini. Mi piacciono le famiglie numerose …

Ti piace vivere in Italia?
Sì, l’Italia mi piace tanto, avevo vissuto già due anni in Italia e volevo tornarci. Ho ricevuto offerte importanti da Russia, Turchia, Polonia, mi offrivano tanti soldi, ma quelli non sono tutto e ho sperato fino all’ultimo che una squadra italiana mi chiamasse per giocare e per fortuna è arrivata la chiamata di Carpi, in A2 ma con grandi ambizioni. Loro mi hanno accolto bene, è una grande famiglia e io sono veramente felice, però non vedo il mio futuro in Italia per sempre, prima o poi tornerò nella “mia BAR” dove sono nata.

La tua è una famiglia di sportivi?
Sì, in famiglia siamo tutti sportivi e appassionati, direi che lo sport per noi “è d’obbligo”….
Papà ha giocato a basket per 25 anni, ho una sorella più giovane di 19 anni, destinata a vestire la maglia della nazionale serba di pallavolo, nel ruolo di … opposta, poi c’è mio fratello che ha scelto il basket e che da 7 anni è negli Usa, nella Nba: prima Utah, poi 5 stagioni nei Cleveland Cavaliers, compagno di squadra di Le Bron James, quest’anno si è trasferito a Minnesota. Quando posso vado a trovarlo e mi piace tantissimo guardare le sue partite. Ogni volta che lo vedo giocare mi emoziono tantissimo ed è difficile spiegare e descrivere quello che provo nel vederlo, posso solo dire che sono tanto orgogliosa e fiera dei miei fratelli.

Come vedi il “futuro della LIU•JO Volley Carpi?
Carpi ha allestito una squadra molto forte e competitiva, è una società ambiziosa. Conosco Saara Esko e Lucia Bacchi, con loro ci siamo “scontrate” durante la scorsa stagione. Loro sono giocatrici da serie A1 e conosco il loro valore, so che saranno fondamentali nel raggiungimento dell’obbiettivo principale della società.

Insomma, Marija ha, come si dice, le idee ben chiare, oltre a una classe superiore incampo, e il fatto che nella sua famiglia il Dna sia sportivo ci fa credere ancora di più in quell’obiettivo a cui lei stessa accennava.

Gino Coloni (redattore Tempo)

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