Chateau d’Ax Urbino: Renatinha, spirito guerriero. “Ho visto la morte in faccia, ho sconfitto il tumore”
Autore: Lega Volley Femminile
25 Giugno 2010

Dopo la conferma del capitano Chiara Di Iulio prende sempre più forma la squadra della Chateau d’Ax Urbino Volley . Manca solo l’ufficialità della centrale che affancherà in quel ruolo la Wilson e il sestetto titolare della Robur è completato , resterà da definire l’ingaggio della seconde linee che faranno parte del gruppo che dovrà affrontare il prossimo campionato di Serie A/1.

Scalpita anche dal Brasile il nuovo opposto del club Bianco Nero, Renata Colombo, 29 anni , che ieri ha rilasciato la sua prima intervista da giocatrice della Robur Tiboni: “Non conoscevo il club di Urbino, ho potuto vedere qualcosa attraverso internet e mi sono resa conto che è un club ambizioso e dove ci si può lavorare bene. Per una come me che ama la sfida e le grandi avventure è la piazza ideale”.

Renatinha è un “tipo tosto”, donna di grande personalità e lo si capisce dalle prime battute: “Le mie qualità maggiori sono la forza e la mia potenza, anche se mi piace giocare con intelligenza, sono un giocatore agressivo, per me esiste solo vincere, odio perdere e insieme con il mio club voglio vincere qualcosa di importante”.

Parole che suonano come musica alle orecchie dei tifosi bianco neri: “Sono una professionista e arrivo per la prima volta in Italia , conosco il vostro campionato perchè è uno dei più belli al Mondo , io sono pronta per vincere e divertirmi. Sono una brasiliana e porto con me lo spirito allegro della mia nazione, ad Urbino porterò anche e soprattutto il mio entusiasmo”.

Renata ci crede davvero e la sua scelta per Urbino non è stata casuale: “Quando i dirigenti mi hanno contattato mi hanno detto che è una squadra con grandi ambizioni, ho capito che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda ed ho accettato senza tanto pensarci, io mi definisco una guerriera in campo ed ho anche io tanti traguardi ancora da raggiungere”.

Una Guerriera non solo in campo, Renata Colombo, la sua partita più difficile l’ha vinta fuori da un Palazzetto. “A 19 anni – continua la brasiliana – mi hanno diagnosticato un tumore, un nemico dentro il mio corpo. Mi sono curata ed ho creduto nella guarigione, ho visto la morte con gli occhi ma l’ho sconfitta perchè non ho paura di combattere. Adesso sto bene e in forma per disputare questo campionato con Urbino”.

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