Direttamente da Ankara, dove sta disputando la final four della prestigiosa European League, arrivano le prime parole da Asystella per Stefana Veljkovic, centrale e pilastro della nazionale serba in cui milita ormai da diversi anni. “Non è un passo semplice lasciare la Serbia per giocare all’estero essendo io ancora molto giovane. Però, diciamo che è un’esperienza che ho già vissuto sei anni fa, quando a 14 anni ho lasciato casa per andare a giocare a Belgrado, dunque non sono affatto spaventata”.
Fin dalle prime parole, traspare quella grande determinazione che in campo è uno dei suoi punti di forza, entusiasmo che Stefana non nasconde quando parla del suo nuovo club, Novara: “Ho incontrato l’Asystel per la prima volta quando giocavo per il Postar Belgrado (all’epoca Stefana era solo sedicenne ndr) e penso sia stato amore a prima vista. Ho sempre ammirato questa squadra, questa società, anche per quanto vissuto qui da atlete come Branka Sekulic e Anja Spasojevic, giocatrici che apprezzo davvero molto. Sono orgogliosa di intraprendere la loro stessa strada, spero di dare a questa squadra tanto quanto hanno dato loro”.
“Per me – racconta – è stato naturale scegliere l’Italia, nonostante tante campionesse abbiano di recente lasciato il campionato. Avevo tante offerte da altri campionati, ma volevo a tutti i costi il campionato italiano perché penso sia il migliore per mettersi in gioco e migliorare, per confrontarsi con i propri mezzi e con il livello più alto possibile”.
“In passato ho giocato spesso a Novara – prosegue – e anche se quando ci si muove in trasferta non si ha mai tempo per studiare i vari posti, ho avuto l’impressione che Novara sia una città tranquilla, serena. Mi sto informando, so che è vicina alle montagne e ai laghi, che ci sono diversi bei posti da visitare e che la gente è molto cordiale e amichevole”.
Un sorriso, quando parla di sé fuori dal campo: “Tempo libero? E che cos’è (ride)? A parte gli scherzi, fra club e nazionale non ho molto tempo libero, ma quando posso mi piace molto leggere, ascoltare musica e… fare shopping, ovviamente. Tutte cose comuni alle ragazze di 20 anni. Dimenticavo, adoro la pizza! Potrei mangiarla tutti i giorni, diciamo che è stata una delle ragioni – scherza – per cui ho scelto l’Italia”.
Prima della nuova stagione con l’Asystel, l’appuntamento principe dell’estate in nazionale sarà il Mondiale giapponese di ottobre: “Quattro anni fa la Serbia ha vinto la medaglia di bronzo, centrando un risultato eccezionale. Ripetersi, non sarà affatto facile anche perché la squadra è mediamente molto giovane, ma sicuramente sarà un’occasione ghiotta per testare le nostre possibilità in vista degli Europei dell’anno prossimo che si giocheranno proprio in Serbia e Italia”.
Poi, da Novembre in avanti solo Asystel nei pensieri di Stefana: “Non vedo l’ora, sarà un’avventura stupenda. La squadra sarà giovane, ma sono abituata a lavorare in gruppi giovani: per esempio lo scorso anno a Belgrado eravamo la squadra più giovane di tutta la coppa Cev, eppure siamo arrivate fino in finale. Credo che con il lavoro e le giuste energie positive date da entusiasmo e determinazione, si possano ottenere risultati molto soddisfacenti. Sono felice di far parte di questo gruppo e so che tutte le altre ragazze hanno la mia stessa determinazione e il mio stesso entusiasmo, sarà un onore in più, inoltre, lavorare con un allenatore come Gianni Caprara”.
L’ultimo pensiero è poi per i suoi nuovi tifosi: “Forse non siamo delle campionesse, almeno per ora, ma abbiate fiducia in noi e non fateci mancare mai il vostro supporto, che sarà fondamentale. Non vi deluderemo”.