Serie A2: Cda di Lega chiede revoca titoli 2009/10 Aprilia Volley. Fabris: ‘Combattiamo doping amministrativo. Lode alle atlete che hanno comunque onorato il loro impegno’
Autore: Lega Volley Femminile
17 Ottobre 2010

Si è tenuto ieri a Parma, a margine dell’Ouverture della Findomestic Volley Cup A2 in corso di svolgimento nella città ducale, il Consiglio d’Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile presieduto dall’On. Mauro Fabris. Tra le altre decisioni assunte il CdA ha deliberato di formalizzare alla Fipav la richiesta di revoca del titolo di vincitrice del Campionato di Serie A2 e della Coppa Italia di Serie A2 2009/10 alla società Aprilia Volley. La società Aprilia Volley è stata condannata, dopo la denuncia della Lega Pallavolo Serie A Femminile riguardo le gravi irregolarità economiche riscontrate nei bilanci presentati alla Fipav, in due diversi gradi di giudizio dalla Fipav stessa e successivamente ha subito i provvedimenti dell’Alta Corte di Giustizia del Coni che, in data 20 settembre 2010 e 4 ottobre 2010, ha respinto tutti i ricorsi della società pontina avverso le precedente deliberazioni della Fipav. Secondo il CdA l’Aprilia Volley ha oggettivamente creato nocumento alle altre squadre partecipanti al Campionato e alla Coppa Italia 2009/10 di Serie A2, le quali per la partecipazione a tali competizioni hanno impiegato mezzi e risorse e si è prodotto in capo al sodalizio pontino quantomeno un indebito vantaggio nei confronti delle altre società consorziate che ha inficiato la regolarità delle competizioni stesse.
Sulla decisione assunta dal Cda il Presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile On. Mauro Fabris ha dichiarato: “Proprio in occasione della prima giornata di Campionato di Serie A2 2010/11 vogliamo ribadire la determinazione del nostro consorzio a combattere i fenomeni di doping amministrativo che alterano la regolarità sportiva delle competizioni. In tale occasione intendo però ribadire l’apprezzamento alle atlete che sul campo hanno fatto fino in fondo il loro dovere senza ricevere dalla società di appartenenza quanto a loro dovuto”.

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