Messe in archivio le prime due giornate di questo Campionato, iniziato con inusuale ritardo per via della partecipazione della Nazionale Italiana ai Mondiali Femminili in Giappone, per coach Cuello è già tempo di un primo bilancio; non tanto dal punto di vista sportivo, quanto societario, con un occhio alla stagione in corso, ma anche al futuro a medio e lungo termine della Sirio:
“Quando si inizia a giocare gli appassionati possono finalmente cominciare ad entrare nel merito del valore della squadra, ma invece di parlare delle ultime due partite e di quanto di buono abbiamo fatto vedere in queste settimane, io vorrei portare con forza l’attenzione di tutta la città su un fatto che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti, e che nessuno deve dare per scontato: se anche quest’anno, per il 40esimo anno consecutivo, la Sirio ha potuto presentare una squadra, è grazie al lavoro straordinario che abbiamo fatto quest’estate, con il Presidente Orabona in prima linea, per trovare le risorse necessarie a risanare la Società e a ripartire. In pochissimi ci credevano, eppure ci siamo riusciti, e tutto questo nonostante il difficilissimo periodo che la Società sta attraversando da ormai due anni, e nonostante tutti gli ostacoli che ci siamo trovati a superare.
Ebbene, quello che abbiamo oggi non basta a garantirci un futuro.
Noi siamo la Sirio Pallavolo Perugia, uno degli ultimi grandi club della pallavolo italiana: a me che mi occupo di pallavolo da una vita è bastato mettere il piede a Perugia per innamorarmi di questa città e di questa storia, al punto da cominciare a lottare per essa con lo stesso orgoglio e lo stesso senso di appartenenza del Presidente, sulla linea iniziata da Padre Aldo Falini nel lontano 1972. Io vorrei che tutti avessero chiaro che il gioiello sportivo dell’Umbria non si può svendere e che non c’è più tempo da perdere: bisogna che qualcuno ci aiuti a continuare il percorso, è necessario che imprenditori e politici amici si facciano avanti subito, a cominciare da ora, per accompagnarci lungo i prossimi 40 anni della Sirio. La sfida è che questo aiuto arrivi da Perugini, da Umbri, da Italiani”.