Imporsi con discrezione. E’ un po’ la storia di Gloria Trabucchi, che zitta zitta si sta guadagnando il suo spazio in squadra. Prima a Pomezia, poi sabato scorso con Matera, la palleggiatrice milanese è subentrata alla “titolare” Silvia Beretta. Sono coincise due sconfitte, ma appunto è solo una maledetta coincidenza nel caso della Trabucchi, 24 anni, nota lietissima di questo magro periodo della squadra di Ettore Guidetti. “E pensare che fino a quattro anni fa la palleggiatrice è un ruolo che detestavo, giocavo opposto. Ora non tornerei mai indietro”. Gloria si dice “soddisfatta per il momento personale che sto vivendo, dispiace per queste ultime due sconfitte, che però se andiamo a leggere bene non sono indice di una squadra assente, ma il contrario. Sia a Pomezia sia contro Matera, siamo state in partita e abbiamo detto la nostra contro due ottime squadre. Ricordo infatti che Pomezia è quinta in classifica e Matera aveva tre punti più di noi solo perchè spesso ha si è trovata l’organico dimezzato, contro di noi invece era al completo e giocatrici esperte come Marulli e Biamonte nei momenti caldi hanno fatto la differenza”. Per Trabucchi poi “il margine dalla zona salvezza è rimasto intatto. Abbiamo sempre otto punti più di Forlì e ciò che conta è arrivare allo scontro diretto del 27 marzo almeno con questo margine”.