Terra Sarda Tortolì: un ritratto di Augusta Cibele
Autore: Lega Volley Femminile
14 Gennaio 2004


Augusta Cibele  nasce a Belo Horizonte, terza città in ordine d’importanza del Brasile, nello stato di Minas Gerais. Frequentando le scuole della città, Augusta viene convinta a prendere confidenza con la pallavolo. “Il merito va tutto ad una mia amica che mi ha esortato ad intraprendere quest’attività. Assieme a lei andavo agli allenamenti Avevo appena compiuto dieci anni. A dodici anni ho giocato le prime partite nelle categorie giovanili, finché, a sedici anni ho fatto un provino a Belo Horizonte; un allenatore locale mi ha adocchiato e così mi sono accasata con la Mirvminas.”

 A parte gli impegni agonistici, come trascorrevi le giornate nella tua città?

 Beh, sono una brasiliana doc, quindi il ballo è sempre stato un modo per scacciare le tensioni e tenere alto l’umore, ma adoravo andare al cinema e a teatro, e visitare i centri commerciali, insomma facevo una vita normalissima.

A Tortolì gli scenari sono cambiati all’improvviso…

Qui è tutto più calmo e tranquillo, ma devo dire che mi sento a mio agio; anche un ambiente piccolo e sereno aiuta a stare bene con se stessi. Il lunedì, solitamente, facciamo delle gite fuori porta. Recentemente siamo state a Cagliari. Del capoluogo sardo mi ha colpito la gente che affollava le vie del centro: si respirava una bell’atmosfera natalizia, credo proprio che ci tornerò.  I dirigenti dell’Airone hanno promesso, inoltre, che al più presto ci mostreranno le bellezze naturalistiche ogliastrine, non vedo l’ora.

Ma in Italia sei venuta volentieri?

Il mio procuratore che, guarda caso, si chiama Guido Caccamo, di chiara provenienza italiana, da quattro anni cercava di convincermi ad attraversare l’Oceano Atlantico, ma io, per ovvie ragioni nostalgiche mi son sempre rifiutata; poi c’è stata la possibilità di giocare nello stesso club assieme alla mia cara amica Alessandra Fratoni e allora ho ceduto…….

 Quindi l’amicizia con Alessandra non è nata in Ogliastra.

 Assolutamente no!  Ci siamo sempre ritrovate alle selezioni giovanili in Brasile e speravamo un giorno di giocare assieme. Il sogno si è avverato.

 Come mai andate così d’accordo tu ed Alessandra?

 Non ci crederai, ma il segreto sta nell’avere un carattere completamente diverso. Ale è carina, calma e tranquilla.

E tu, invece, come ti definisci?

Non saprei esattamente, forse sono più espansiva e… trovami tu un termine adatto..

 Spumeggiante va bene?

 Si, approvo.

 Il tuo inizio in Terra Sarda non è stato dei migliori…..

Purtroppo sono stata male per un infortunio, la squadra non girava bene, è stato un periodo difficile. Poi siamo cambiate tutte, ci siamo riprese con la testa e anche fisicamente.

Tra le formazioni che hai incontrato, qual è stata la più temibile?

 Santeramo mi è sembrata la compagine più forte, ma non imbattibile. Se noi continuiamo ad esprimere il gioco di questi ultimi due mesi, penso che potremo affrontare chiunque a testa alta.

Prima di entrare in campo, quali sono i tuoi propositi?

Di esprimermi al meglio in difesa e farmi valere col muro

 E delle tue compagne di squadra che mi dici?

 Andiamo d’accordo, sono delle ragazze molto dolci, delle vere amiche, ci cerchiamo anche fuori degli allenamenti.

 E quando perdete, cosa che ultimamente vi capita raramente, che considerazioni fate?

 Dopo una sconfitta preferiamo non parlare; restiamo da sole a meditare, è la cosa migliore per non peggiorare la situazione.

 E con l’allenatore Bruno Napolitano come ti trovi?

 Mi piace molto come persona, adoro come spiega le cose ed imposta gli allenamenti. Si esprime lentamente e fa in modo che io capisca con chiarezza quello che dice.

 Ma la saudade brasiliana è così terribile?

Eh, si. Quando rientro a casa dopo le fatiche in palestra, sento tanta nostalgia della famiglia. Non ero abituata a trascorrere Natale e Capodanno senza i parenti. Meno male che esiste il telefono, chiamo in Brasile almeno tre volte alla settimana e dall’altra parte del filo, tutte le volte, non riescono trattenere le lacrime.

Fortunatamente è arrivato in Sardegna il tuo fidanzato…..

Si, Gustavo resterà in Ogliastra fino a marzo. Non lo vedevo da quattro mesi. Fa il procuratore, sia per il calcio, sia per la pallavolo maschile, ora mi sento molto più felice.

Hai un sogno particolare da realizzare?

No, vivo alla giornata, la sola preoccupazione è quella di esprimermi al meglio durante le partite, soprattutto davanti al nostro pubblico caliente che riesce a farmi giocare sempre ad alti livelli, grazie ai suoi preziosi incitamenti.  

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