Infotel Forlì: Camorani “A Chieri non ha funzionato nulla”
Autore: Lega Volley Femminile
28 Febbraio 2011

FORLI’ – Non è stata di certo una trasferta felice quella della Infotel a Chieri. Dopo la bella vittoria ottenuta contro Santa Croce, che ha alzato le quotazioni delle romagnole nella corsa salvezza, Forlì non ha mostrato progressi dal lato del gioco, non riuscendo mai a tenere testa all’avversario, e non mostrando il solito spirito di sacrificio da parte del gruppo. A bacchettare la squadra è il presidente Giuseppe Camorani, per niente soddisfatto di ciò che ha visto in campo domenica pomeriggio.

“A Chieri non ha funzionato nulla – spiega – dal muro alla difesa e all’attacco le giocatrici non hanno mai mostrato concentrazione compiendo un netto passo indietro rispetto al match con Santa Croce. Abbiamo effettuato solo quattro muri e mostrato un atteggiamento passivo in tutti i set. Peccato, perché con un atteggiamento differente potevamo di certo giocarcela, anche se il valore di Chieri non si discute”.

Mancano ancora sette giornate per recuperare gli otto punti di svantaggio dalla zona salvezza, e nessuno vuole tirarsi indietro.
“Sono ancora ottimista per il futuro e sono convinto che nelle prossime partite possiamo ancora rialzare la testa perché abbiamo dimostrato di avere delle qualità, a patto però che la squadra dimostri un’altra mentalità. Con la concentrazione e un buon approccio alla partita le speranze saranno ancora vive, ma se le giocatrici entreranno in campo come contro Chieri, allora sarà davvero difficile raggiungere il nostro obiettivo”.

La distanza dal penultimo posto è salita a otto punti e dunque sarà obbligatorio soltanto vincere per rimanere in corsa.
“Dobbiamo cercare di ottenere più punti possibili in casa e fuori senza fare nessun tipo di calcolo. La classifica è negativa, e per raddrizzarla dobbiamo dare il massimo nelle prossime settimane senza pensare agli avversari, poi a fine stagione tireremo le somme. Con il giusto atteggiamento sono convinto che le nostre chance di salvarci non siano esaurite ma più che mai vive.

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