BIANCOFORNO SANTA CROCE: Zanolla 11, Fidanzi 0, Lotti 8, Giovannelli 4, Percan 6, Swiderek 4, Elli 5, Dos Santos 9, Puerari (L), Stufi 4, Cosci 0, Secco ne. All. Baraldi, Sassi.
RDM POMEZIA: Bragaglia 6, Ruzzini 0, Corjeutanu 14, Fanella 15, Casillo ne, Scarpellino 14, Zanin ne, Do Carmo ne, Baldini 0, Chihab 6, Krasteva (L), Mari 3. All. Cristofani
PARZIALI: 22-25 (26’), 18-25 (23’), 20-25 (26’)
ARBITRI: Marco Turtù (Ascoli Piceno), Ciro Falivene (Rapallo)
SANTA CROCE. Lotta nel primo e nel terzo set ma poi cede alla supremazia del Pomezia che si dimostra più concreto e grintoso. La Biancoforno perde per 3-0 e il Pala Parenti non porta più fortuna come una volta. All’insegna dell’equilibrio si apre il primo set con le due squadre che si studiano e si fronteggiano. Dalla parte del Pomezia Scarpellino dalla seconda linea impensierisce le retrovie avversarie ma Zanolla risponde per le rime (5-4). Ci pensa Lotti, sul parquet al posto di Dos Santos, a vivacizzare il ritmo di un match partito lento e sotto tono. Non ci sono scintille ma gioco di contenimento e qualche errore di troppo per entrambe le formazioni. Fanella sfrutta il muro biancorosso a proprio favore mentre Percan implacabile coglie un lungo linea che vale il sorpasso (12-11). Ma è un fuoco di paglia perché il Pomezia serra le fila e torna combattivo. Si appoggia a Corjeutanu, ferma gli attacchi santacrocesi e passa sul 14-16. Sassi, in panchina, nel ruolo di allenatore per sostituire Baraldi fuori per somma di ammonizioni chiede maggior concretezza. Stufi e compagne non tardano a pareggiare i conti. Sul 19-20 l’attacco santacrocese va in crisi e le romane non solo infieriscono ma chiudono per 22-25. Stessa musica alla ripresa del gioco con la Biancoforno intimorita che non riesce a suonare le corde giuste e il Pomezia che pur senza strafare infila 4 punti consecutivi. Bragaglia inganna la prima linea biancorossa e le padrone di casa non concretizzano. Il tabellone segna 4-8 e racconta la grinta bianco blu che sovrasta la concentrazione biancorossa. La difesa del Pomezia è acrobatica mentre le azioni della Biancoforno non sono poi così incisive (9-14). Lotti coglie un ace e le toscane tornano a sorridere. Sul 13-17 debacle inaspettata nel campo biancorosso con una palla che casca debolmente fra Swiderek e Puerari e aldilà del singolo punto è il gruppo che sembra vacillare. Suona la sveglia Dos Santos ma capitan Fanella vola sicura. Pomezia è avanti di 6 lunghezze e la Biancoforno non ha più niente da dire. Si intravede Zanolla ma Pomezia marcia convinta e bissa per 18-25. Parità invece negli scambi iniziali del terzo set, chiave di volta della partita. La Biancoforno tenta il tutto per tutto ma la solita Corjeutanu si dimostra killer infallibile. Bragaglia sigla due ace e le toscane restano impietrita. Dos Santos è ispirata ma l’assedio del Pomezia non si arresta fino a quando la Biancoforno merita il 19 pari. Il team di Cristofani però non ha nessuna intenzione di riporre le armi e bombarda una Biancoforno che smette di respirare e diventa imprecisa. Elli ci mette una pezza e la panchina biancorossa spera nella svolta ma il miracolo non arriva. Il Pomezia chiude per 20-25.