Lega Volley Femminile
22/11/2024
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LeggiI continui ritardi nella costruzione del Palazzetto dello Sport, la mancanza di collaborazione da parte delle forze imprenditoriali locali e lo scarso sostegno delle istituzioni hanno alimentato il malumore di Carmine Malangone, presidente della Lavoro.Doc di Pontecagnano. Dopo aver sfiorato la finalissima play off ed accarezzato il sogno della vittoria in Coppa Italia di categoria, il futuro della società salernitana è a rischio.
“Per ora garantisco solo l’iscrizione al campionato – rivela Carmine Malangone – ma siamo pronti a vendere il titolo e ricominciare dalla serie B, con un progetto esclusivamente giovanile. Aspetteremo ancora pochi giorni. Poi comunicheremo le nostre decisioni. Non possiamo programmare il futuro e dobbiamo dare risposte concrete anche alle atlete che ci hanno già dato la disponibilità a restare. Non possiamo precludere loro la possibilità di trovare una migliore collocazione.”
La società, da due stagioni in A2, si ritrova a fare i conti con non pochi problemi.
“Il main sponsor sarà ancora al nostro fianco – aggiunge Carmine Malangone – ma non basta. La nostra famiglia è costretta a coprire quasi il 75% del budget stagionale. E, soprattutto, ci ritroviamo senza una struttura. Difficile andare avanti in questo modo anche perché dalle istituzioni cittadine non ci arriva il sostegno promesso. Sono trascorsi due anni dal giorno della festa promozione e, nonostante le promesse e diverse inaugurazioni, il Palasport di Pontecagnano resta un sogno che mortifica i nostri sacrifici e quelli dei tifosi. Dal sindaco Sica attendiamo, invano, risposte certe sulla consegna dei lavori. Per fortuna il Comune di Bellizzi, che ha ospitato per due stagioni le nostre partite, ed il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che ci ha permesso di disputare i play off al PalaTulimieri, ci sono stati vicini. Ora, però, basta.”
Ed allora non resta che aspettare. Anche se la partita più difficile della Lavoro.Doc Pontecagnano è proprio quella con l’amministrazione comunale.
“In questo momento non ci sentiamo di poter prendere alcun impegno per il futuro, abbiamo ancora la speranza che possa accadere un miracolo ma, sinceramente, sembra abbastanza improbabile. Se il sindaco Sica dovesse darci delle garanzie, reali, serie e concrete, sulla realizzazione del palazzetto, iniziando dal capire e ritenere che la Pallavolo Cogemal è patrimonio della Città e dei cittadini di Pontecagnano Faiano, potremmo cercare di sostenere l’ennesimo sacrificio, anche dal punto di vista economico. Chiediamo certezze e non promesse”.
Nel frattempo, la Lavoro.Doc Pontecagnano si gode i risultati delle formazioni giovanili.
Nelle ultime tre stagioni, infatti, sono stati vinti cinque titoli regionali, mentre le varie rappresentative hanno partecipato a 3 finali nazionali e 2 interregionali.
Dal 2 al 6 giugno, a Firenze, l’Under 16 disputerà le finali nazionali di categoria.
“Dopo tale appuntamento, comunicheremo le nostre decisioni – conclude Carmine Malangone – il nostro desiderio è vincere, arrivare in A1. Diversamente, se non dovessero esserci le premesse per fare qualcosa di importante, è meglio farsi da parte partecipando a campionati minori. Il PalaSport di Pontecagnano resta uno scheletro. Ed è mortificante per tutti noi e per i nostri tifosi anche perché, da sei anni, portiamo in giro per l’Italia il nome della nostra città. Forse a qualcuno non fa piacere vederci vincere”.