contro informazione CAMBIARE MESTIERE NO?
Autore: Lega Volley Femminile
8 Ottobre 2011

Cosa tocca scrivere a certi giornalisti per campare

Ogni tanto mi tocca, tirato per i capelli, rispondere alle infondate elucubrazioni mentali che certi giornalisti scrivono per tirare a campare. E’ il caso della “Comunichescion (?!) Dimissioni, no? (con postilla)“, apparso oggi su Volleyball.it, che un amico mi ha girato (e’ da molto tempo che non mi documentavo sui “pensieri” muzzioliniani) riguardante alcune questioni che toccano il nostro movimento.
Da giovane ho partecipato a più di un corso di giornalismo dove mi spiegavano che, prima di scrivere, bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di documentarsi. Evidentemente Muzzioli (proprietario, editore, direttore, fotografo, cameraman, editorialista, corsivista, redattore…di Volleyball.it) ha frequentato altre scuole. Il nostro, ad esempio, oggi scrive una serie di inesattezze a cui devo rispondere, pur contro voglia, solo per evitare che la mancata loro smentita induca qualcuno a scambiarle per realtà.
1) Mai detto, durante la presentazione del Campionato mercoledì scorso al Coni, dove Muzzioli non c’era, che tutto va bene. Ho esattamente detto il contrario, sottolineando le difficoltà ovvie, di questi tempi, dei nostri club, come della Fipav, come del Coni, dovute alla situazione economica generale, mondiale, che evidentemente non tocca Volleyball. Ho anche parlato dei palazzetti che mancano, della concorrenza dei campionati più ricchi, dei rapporti a volte problematici con la FIPAV… Documentarsi, appunto, prima di scrivere.
2) Questione Azzurre. Tutte, dicasi tutte, le società di A1 e A2, in più assemblee all’unanimità hanno approvato i calendari ben consapevoli della partecipazione (magari, si sperava, quali detentori del titolo di Campioni d’Europa) della nostra Nazionale alla World Cup in Giappone. Tutti, dicasi tutti, i club hanno approvato tale calendario consapevoli anche del fatto che non solo le atlete azzurre sarebbero state chiamate in Nazionale per il Giappone, ma che stessa sorte sarebbe toccata alle circa 30 (trenta) atlete straniere che militano nel nostro campionato e che raggiungeranno nello stesso periodo le proprie nazionali. Quindi tutti i club, dicasi tutti, tenendo conto del periodo molto breve in cui i campionati sono costretti a svolgersi, tra le scadenze degli europei e le scadenze olimpiche, hanno optato per la soluzione che conosciamo. La Lega, non si scandalizzi Muzzioli, sta comunque verificando la possibilità, se tutti i club saranno d’accordo, di andare incontro alle richieste di modifica del calendario, solo ora richieste da un paio di club.
3) Forlì. Probabilmente i regolamenti non li ha letti Muzzioli. Mentre è “interessante” la rivelazione che oggi egli ci fa di “balletti e offerte/richieste a/di Forlì per recedere dalla sua posizione“. Mi domando perchè Volleyball, se era a conoscenza di fatti poco nobili, aspetti oggi per scriverlo? Forse c’è stato in quel momento il tentativo di “giocare al rialzo o al ribasso…” da parte dello stesso Muzzioli? La Lega, parlando di cose serie, non puo’ decidere sulla questione per la semplice ragione che, un buon giornalista sportivo dovrebbe sapere, le Leghe gestiscono i campionati in base ad una convenzione con cui le Federazioni concedono loro tale facoltà riservandosi, però, i diritti riguardanti composizione dei campionati, tesseramento atlete, sanzioni sportive eccetera eccetera. Come Lega abbiamo espresso solo una valutazione riguardante il fatto che due società (Pavia e Piacenza) nel precedente campionato di A1 sono retrocesse, mentre altre due società (Castellana Grotte e Perugia) si sono sono salvate violando però le norme sul fair play amministrativo al punto da non poter presentarsi con le carte in regola per iscriversi al campionato di A1 o di A2 2011/12. Sulla questione, ho poi espresso un’opinione personale, ma condivisa da tanti club, e cioè che in giudizio Forlì avrebbe potuto tenere una linea diversa, in modo da ottenere prima le sentenze a cui mirava, evitando l’intervento del TAR del Lazio che ha sospeso, a solo ventiquattro ore dall’inizio dei Campionati, di sospendere solo, per fortuna, le due partite di A1 e A2, più diretttamente interessate alla questione e salvando tutte le altre.
4) Novara. Su questa vicenda risponderà direttamente la Federazione. Dovrebbe, però, far riflettere anche Volleyball il fatto che nessun altro club abbia sollevato la questione rispetto a norme scritte e pubblicate da tempo. In ogni caso, anche senza essere a Bologna, assicuro il buon Muzzioli che più di una telefonata sul tema è partita da parte della Lega verso Roma.
5) La Lega non ha mai chiesto soldi a Volleyball per gestire le proprie attività (mentre è avvenuto a volte il contrario). Sottolineo questo perchè leggo che Volleyball si preoccupa degli sponsor che la Lega non avrebbe per sostenersi. Nel rassicurarlo che nel caso non gli chiederemo elemosine, voglio informarlo che grazie ai diritti televisivi e agli sponsor che abbiamo, riusciremo brillantemente a mantenerci anche per il futuro.
6) Rappresentatività. La foga polemica e i pregiudizi rancorosi di Volleyball contro questa Lega arrivano al punto di ripetere noiosamente una non-verità: i vertici di Lega non sarebbero rappresentativi dei club. Giusto per la cronaca (se la si vuole fare) e perchè Muzzioli si metta l’anima in pace: il Presidente della Lega è stato eletto con 24 voti su 26 club aventi diritto al voto, i membri del CDA hanno raccolto tutti amplissimi voti, mentre mercoledi 28 settembre ultimo scorso, all’Assemblea di Lega di Milano, all’unanimità lo stesso CDA è stato integrato a causa della decadenza di due suoi membri.
p.s. postilla… Il campionato è iniziato anche se Muzzioli preferisce sparlare d’altro. Io non ho problemi, quando lo decideranno i club e non Muzzioli, di occuparmi d’altro visto che non campo facendo il Presidente della Lega. Capisco che così non è per il patron di Volleyball. Ma letto quello che scrive…cambiare mestiere no?

Mauro Fabris
Presidente (anche se a Muzzioli non piace) della Lega Pallavolo Serie A Femminile

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