Ci sarebbe materiale a sufficienza per maledire un momento palesemente ostile. Ma il rischio è quello di piangersi addosso, effetto che non può certo piacere a chi continua a battersi con determinazione e coraggio. Eppure la somma di disavventure cui è andata incontro la
Marche Metalli a Rivergaro è da oscar della sfortuna. Dall´assenza di due pedine chiave come Larsen e Pepe al viaggio infinito (vicissitudine condivisa con tanti italiani nel black out dell´autostrada A1 di sabato sera) verso il piacentino, all´infortunio di
Claudia Mazzoni in un terzo set giocato fino a quel momento gomito a gomito. Lo 0-3 ha finito per essere una quasi irrilevante conseguenza, pur nascondendo la partita tutto cuore di una squadra che ha giocato con una forza d'animo da applausi, tenendo in discussione ogni set finché ha potuto, ritrovandosi dall´altra parte della rete un avversario che staziona al terzo posto in classifica. L´attenzione finisce diretta, inevitabilmente, ad un´infermeria che ha pronto il foglio d´uscita per la Pepe: il capitano tornerà ad allenarsi oggi ed è già una notizia rincuorante. Da valutare la situazione di Mazzoni: il libero ha subito una contusione con sospetto interessamento del menisco esterno del ginocchio sinistro. Il dottor Attaccalite le ha prescritto tre giorni di assoluto riposo. Giovedì verranno valutate le condizioni fisiche dell´atleta. Disco rosso per Pia Larsen, ancora alle prese con problemi gastro-intestinali e ricoverata all´ospedale di Torrette. Il presidente Massimo Pandolfi non perde l´ottimismo: “Un plauso va alle ragazze per essersi messe in discussione e con la forza di volontà hanno retto il campo. Chi pensa che tutto questo possa scalfire la determinazione di questa squadra si sbaglia. Noi domenica faremo risultato”.