Terre Verdiane Servizi Italia Fontanellato: successo al tie-break contro Frosinone, ci si invola verso metà classifica
Autore: Lega Volley Femminile
5 Dicembre 2011

Terre Verdiane Servizi Italia – Ihf Frosinone 3-2 (18-25, 26-24, 15-25, 25-18, 15-13)
Terre Verdiane Servizi Italia: Rania 1, Sestini 13, La Rosa 3, Do Carmo 19, Lunghi (Libero), Manfredini 11, Chantava 6, Fabbri 8, Perini 4, Lapi 6. Non entrate: Valpiani e Martini. All.B otti.
Ihf Frosinone: Monacelli, Kohler 12, Garcia Marquez 21, Sammartano, Zanin, Ruzzini (libero), Menghi 11, Ginanneschi 17, Spataro 18, Gioia 4. Non entrate: Palazzini, Giglio e Karalyus. All. Secchi.
Note – Durata set: 24’, 31’, 25’, 29’, 18’, per un totale di 2h.07’. Battute vincenti: Terre Verdiane 4, Frosinone 3. Battute sbagliate: Terre Verdiane 9, Frosinone 10. Muri: Terre Verdiane 15, Frosinone 11. Errori: Terre Verdiane 22, Frosinone 28. Spettatori 270.
Arbitri: Stancati di Cosenza e Cappelletti di Senigallia.

Il Terre Verdiane Servizi Italia, mentre si invola verso il centro della classifica e appaia, a undici punti, l’Ihf Frosinone appena battuto per 3 a 2, si congeda dal PalaLiabel ballando sul taraflex, insieme al proprio pubblico, sulle note del tormentone brasiliano del momento ‘Ai se eu te pego’, dopo aver vinto con il suo indistruttibile cuore soprattutto, ma non solo, anche con le qualità tecniche annidate in tutta la sua rosa, una gara difficilissima per le condizioni precarie del proprio assetto tattico.
La squadra biancorossa si è presentata al via della sua nona partita in serie A2 ampiamente menomata. Al forfait certo del secondo libero Elisa Martini, non ancora recuperata, si è aggiunto, all’ultimo momento, quello della regista Beatrice Valpiani, appiedata da un’indisposizione, a cui va sommato l’improvviso grave attacco di cervicale che ha menomato a mezzo servizio l’allenatore Marco Botti, costringendolo all’uso di un collare.
Il principio del confronto per le verdiane, spaesate dall’emergenza, si è svolto in sordina, con un accenno di dinamismo soltanto nel finale del primo set, perso 18 a 25.
Una vitalità che si è compiuta nel secondo equilibratissimo atto, vinto ai vantaggi, 26 a 24, giocato in perfetto contrappeso, punto a punto, con tanti avvincenti scambi lunghissimi tra i due sestetti, entusiasmanti intrecci di attacchi, difese e coperture, risolto a favore delle padrone di casa, abili nel mettere in seria difficoltà la ricezione dell’Ihf, facendole saltare il gioco con le centrali. Sul 24 a 24 sono stati decisivi un errore dell’ospite Daniela Ginanneschi e una zampata della centrale Chiara Lapi.
Aggiudicarsi questo parziale è stato fondamentale per l’andamento dell’incontro e, si è creduto, per la stabilità psicologica del TV Volley, che, però, nella terza frazione è ripiombato nel baratro, fortunatamente temporaneo, pagando una sterilità offensiva assoluta delle proprie soluzioni d’attacco, anche di quelle migliori, terminando a 15 punti soltanto, con l’abisso di dieci lunghezze dalle ciociare, illudendole, forse, di avere il successo già in tasca.
E’ qui che, ancora una volta, il carattere plasmato ed educato da Botti è emerso. Il quarto set, che ha riportato il computo in parità, vinto per 25 a 18, è stato firmato, in apertura, da tre ace ravvicinati, di Costanza Manfredini, dai muri della giovanissima centrale Simona La Rosa, nel frattempo subentrata a una Lapi che si era affievolita, uno dei quali addirittura sulla punta di diamante laziale, l’opposto spagnola Elena Garcia Marquez, dai colpi micidiali di Luciana Do Carmo, dai primi tempi di Diletta Sestini e da una crescita costante lungo tutto il match dell’azione del libero Lucia Lunghi, all’apice in questa fase, in cui ha ricevuto al 71% di perfezione.
Il tie break, il sesto stagionale, benché conclusosi con il punteggio di 15 a 13 ha sempre avuto, dall’inizio alla fine il timbro verdiano impresso principalmente da The Wall Sestini (quattro marcature e tre muri affermativi), da Luciana (tre realizzazioni e un muro vincente) e dalla Manfredini, la quale, pur in una giornata di scarsa vena individuale in cui, probabilmente, ha pagato l’assenza della Valpiani e delle sue palle, ha ugualmente conferito il proprio apporto.
La terza vittoria in A2 di un Terre Verdiane Servizi Italia nella circostanza in condizioni precarie si deve all’esperienza, infiltrata negli attimi più opportuni, delle anziane del gruppo, Do Carmo e l’immarcescibile Margherita Fabbri, e alle immediate risposte esibite dalla seconda palleggiatrice Micaela Perini e dalla diciannovenne La Rosa.
La ‘Pera’ ha sostituito la titolare con la disarmante scioltezza che le è propria, segnando quattro punti (un ace e tre muri) e facendo sovente ricorso alla ‘fast’ con la Sestini. La centrale, finora praticamente mai utilizzata, se non per qualche fugace istante, ha sfruttato la possibilità che le è stata consegnata lasciando la propria orma con tratti indelebili.
Dimostrazione che nell’organico parmense ci sono risorse infinite. Al di là dei due punti in più in graduatoria, è forse anche per questo motivo che coach Marco Botti, dopo oltre due ore di gioco e di sofferenza, si è dimenticato del dolore al collo che non gli permetteva di muoversi, per ballare con le sue ragazze il brasileiro ‘Ai se eu te pego’.

Visualizza sponsor