Minetti Infoplus Vicenza: oggi al PalaLido l'ouverture del volley in rosa
Autore: Lega Volley Femminile
21 Aprile 2004

Per molti è un progetto utopistico. Altri lo considerano come una manna dal cielo. Stando più con i piedi per terra, come si confà a una persona che ama misurarsi con i fatti e non con le parole, Giovanni Coviello, direttore generale del gruppo Vicenza Volley, descrive come: “un primo passo” quello annunciato oggi in conferenza stampa al Palalido. Fatto sta che da questa sera, 21 aprile alle 20.30, Milano inizierà a riavere la sua grande pallavolo  con la partita che opporrà la Minetti Aim di Vicenza (reduce dai play off scudetto di A1) al Burro Virgilio Gabbioli Curtatone, formazione lombarda di serie A2 che lotta per l’accesso ai playoff promozione, per assegnare il I° Trofeo Capital Acque, il primo atto del progetto “Volley a Milano made in Vicenza”.

Alla conferenza stampa erano presenti, a dar peso politico e mediatico, all’evento anche l’assessore allo sport di Milano, Aldo Brandirali, e il decano della stampa sportiva, Carlo Gobbi de La Gazzetta dello Sport, oltre ai presidenti della Fipav, regionale, Pucci Mossotti, e provinciale, Valzasina, accompagnati da molti loro consiglieri, e ai giornalisti e ai corrispondenti di Tuttosport, Il Corriere dello Sport, Il Giorno, La Prealpina, Volleyball.it, Hi Tech Volleyball, etc. Con loro altri operatori storici del mondo del volley, tra cui Paolo Buongiorno (ex Gonzaga e Mediolanum Milano), e i rappresentanti di Milanosport spa, la società di gestione degli impianti meneghini.

E poi c’erano Simonetta Avalle, allenatrice della Minetti Infoplus Vicenza (domani alle 17.30 in collaborazione col Comitato Regionale terrà una lezione ai 34 allenatori del corso Master della Lombardia, prima di una serie di iniziative del Vicenza Volley per supportare anche tecnicamente i club locali), il direttore Marketing del Curtatone, Franchini, e la settantasettenne Mimma Tropeano del Gruppo Divina Misericordia, che opera per i senza tetto di Milano e per il quale domani verranno raccolte le offerte libere del pubblico: si entrerà gratis ricevendo in omaggio il poster della squadra di A1 e, in caso di offerta di beneficenza, anche un Cd Vicenza Ace.

C’erano, infine, in rappresentanza della squadra di Vicenza, che vuole farsi adottare anche da Milano, le atlete biancorosse Barbara De Luca e Andrea Carolina Conti, che hanno fatto fatica nel loro intervento di saluto, che ha seguito quello di Mimma Tropeano, a trattenere lacrime sincere per le sue parole di richiamo all’aiuto dei più diseredati.

 

Città orfana del volley di vertice dopo l’uscita di scena dell’Asystel maschile, che ha trovato altre piazze, la metropoli lombarda tornerà, quindi, a sentire il profumo del volley spettacolo, quello femminile, appunto, “made in Vicenza”. E per chi vanta, oltre ai primati dell’imprenditoria e dell’economia, anche quello di avere il comitato provinciale delle Federazione Pallavolo più grande d’Italia come numero di tesserati non è certo cosa da poco.

Senza nulla voler togliere all’aspetto agonistico (i rivali di Curtatone promettono partita vera e vogliono vincere a tutti i costi, n.d.r.), sono molti altri i motivi di interesse del match. E come evidenziato nelle presentazione tenuta a Milano l’attenzione per l’evento è già di quelle che fanno ben sperare. «Dovevamo dare un segnale – ha detto Giovanni Coviello davanti ai giornalisti e alle autorità presenti – far vedere che ci siamo e che il nostro interesse per Milano non è solo a parole. Non abbiamo alcuna intenzione di portare qui la squadra da Vicenza, che è nostra ma anche della città, che ci sta aiutando a tener stretto intorno a noi il nostro impianto di gioco, e, soprattutto, non è un pacco postale. Vogliamo valutare con una serie di eventi e di iniziative insieme ai club, alla Federazione, al Comune e alle aziende quale sia il potenziale per un’altra eventuale realtà, da agganciare al territorio come abbiamo fatto per la squadra biancorossa a Vicenza dal 1992 a oggi, e quali saranno le risposte di una città che ci interessa per mille motivi. Questo è solo il primo passo, poi verrà il Torneo Internazionale che organizziamo ogni anno e per il quale abbiamo già prenotato il PalaLido dal 17 al 19 settembre per la sua prima edizione milanese. E magari anche le partite di Coppa Italia,  qualche grande evento di Lega e … Se le cose andranno come speriamo poi si vedrà». Già si vedrà. Per ora i commenti sono entusiastici. Come quelli dell’Assessore allo sport e ai giovani del Comune di Milano Aldo Brandirali: «A Milano abbiamo tanta attività di base, molte società. Manca il vertice, calcio a parte. Da tempo sto lavorando per cercare di riportare la serie A qui a Milano e il progetto del gruppo Vicenza Volley rientra esattamente in questo tentativo. Qui non è facile fare sport, le difficoltà sono enormi rispetto alla provincia. E’ però vero che riuscire a Milano vuol dire avere media, tv e tanto pubblico su cui fare affidamento».

Il progetto Milano del Vicenza Volley si basa su una stretta collaborazione con la Federazione Pallavolo e in particolare con il Comitato Regionale Lombardo. Quello che Vicenza ha già fatto e sta facendo con i Vicenza VolleyCenter sarà esteso anche alla Lombardia, dove già è attiva Voghera, per creare un “territorio” in cui si possa radicare la passione e il seguito per la prima squadra e anche per le iniziative a corollario.

Tornando al Trofeo Capital Acque, azienda lombarda che fa parte di un gruppo di gestione di servizi idrici integrati e che realizza dispositivi per refrigerare l’acqua potabile, è necessario ricordare come la serata sarà abbinata ad un’importante iniziativa sociale a favore del Gruppo della Divina Misericordia, associazione milanese che si occupa dei poveri e dei senza tetto di Milano. Il quotidiano lavoro dedicato alla preparazioni di pasti e all’assistenza delle persone senza fissa dimora potrà essere reso migliore anche grazie all’aiuto che con la serata al Palalido il popolo della pallavolo riuscirà a dare. Insomma i presupposti sono quelli delle grande festa dello sport e di una “prima” non paragonabile a quella della Scala ma che potrebbe essere l’inizio di una grande e nuova stagione di pallavolo a Milano. 

 

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