Terre Verdiane Servizi Italia Fontanellato: riflettori puntati su Eva Chantava
Autore: Lega Volley Femminile
11 Aprile 2012

La sorte non poteva scegliere giornata migliore, sabato scorso, serata pasquale, per far mostrare e scoprire alla pallavolo femminile tricolore, scoperchiandone tante sue qualità fisiche e tecniche, ancora, in ogni caso, da affinare e purificare, ma già tanto migliorate e perfezionate dal suo arrivo in Italia, il talento di Eva Chantava, ventiduenne schiacciatrice greca, nazionale con la maglia del suo Paese, dove gli appassionati, nei mesi scorsi, l’hanno eletta giocatrice più popolare.
Al Palasassi di Matera, sotto di un set, sul 5 a 2 nel secondo parziale per le padrone di casa ultime in classifica, con una Costanza Manfredini troppo marcata per esprimersi al meglio, praticamente imbrigliata, Marco Botti, coach del Terre Verdiane Servizi Italia, ha pensato a lei, alla sua voglia di mettersi in luce e in mostra, alla sua rabbia sportiva accumulata lungo un’intera stagione trascorsa a imparare e ad apprendere durante la settimana piuttosto che a essere protagonista alla domenica pomeriggio nei palazzetti , quando è stata chiamata in campo soltanto in sporadiche occasioni.
Eva ha compreso e, stavolta, non ha fallito. Anzi… Dopo che Elisa Martini e Micaela Perini, con i loro servizi, hanno riportato la squadra in partita, è stata principalmente lei a mettere a soqquadro e a scompigliare la difesa lucana, mentre le compagne d’attacco, da Luciana Do Carmo a Capitan Valentina Rania, ai due centrali Chiara Lapi e Simona La Rosa, le hanno fatto da importante corollario. Le sue bordate, frutto della sua inaudita innata potenza, finalmente un po’ educata, sono fischiate, inafferrabili, dappertutto, di fronte e attorno alle avversarie, anche quando erano dolci pallonetti, in un esorbitante crescendo culminato in un quarto set d’apoteosi.
“E’ vero, ho fatto punto schiacciando da ogni posto e indirizzando la palla in ogni angolo, come mi è stato insegnato dal nostro staff tecnico. Adesso sono capace di farlo. Prima, quando sono arrivata, la scorsa estate, non lo ero. Attaccavo solo da una parte. Sono migliorata, mi sento più forte. Già da tempo volevo avere un’opportunità per farlo vedere. A Matera – racconta Chantava – era un gara pericolosa, perché anche se il Time Volley è ultimo in classifica, ci tiene a ben figurare sino alla fine. Si è visto come ci ha messo sotto. Forse, non conoscendomi, non si aspettavano la mia prestazione. Insomma, diciamo che le abbiamo colte impreparate”.
Parla al plurale, il portentoso martello greco ancora in via di sviluppo, perché sa che il merito è di una squadra intera che l’ha sorretta e aiutata, a cominciare dalla palleggiatrice Beatrice Valpiani, non a caso sua compagna di residenza nell’affascinante borgo medioevale di Fontanellato, colei la quale, condividendone maggiormente spazi e momenti quotidiani oltre la palestra, conoscendo molto bene la comune lingua inglese, l’ha maggiormente assistita nella comunicazione interpersonale e nell’apprendere idioma e vocabolario italiani, ormai acquisiti a un apprezzabile livello.
“Sabato la Bea mi ha cercato tanto e ovunque. Sapeva che ero pronta, sapeva che, probabilmente, il Matera non mi conosceva e, così, le abbiamo pizzicate, nei modi e nei tempi giusti, sbaragliando” – rivela Eva, la quale sta cominciando a far vedere cose egregie pure a muro, gesto che sta per entrare nelle sue corde, dopo quello, monumentale, da lei costruito poco meno di un mese fa, al PalaLiabel di Salsomaggiore Terme, per bloccare la scultorea Sonja Percan del Montichiari Volley Femminile.
“Sì, sto iniziando ad avere confidenza con questo fondamentale che, però, devo ancora assimilare bene come tutte le impostazioni della difesa e tanti movimenti in campo. Questa annata, grazie al Terre Verdiane Volley, ai suoi dirigenti, al suo allenatore Marco Botti, ai suoi collaboratori, è stata solo il principio del mio grande sogno, quello di diventare una brava pallavolista, per il quale ho lasciato, in Grecia, gli affetti familiari, le amicizie e gli studi” – afferma Eva Chantava ratificando le proprie aspirazioni. Con la speranza che la Pasqua di Matera sia stata davvero, per lei, l’apparizione, la fioritura del suo bocciolo. Come tutti coloro i quali ci credono e ci provano, se lo merita.

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