Il Volley Bergamo riparte da Enrica Merlo. Sarà lei, al via della sua sesta stagione con la maglia rossoblù il punto di partenza e la prima pietra della ricostruzione. E sarà lei il capitano che trascinerà il gruppo al via dell’annata 2012/2013.
RIPARTO DA CAPITANO
“Quando mi è stata comunicata questa scelta ho sentito una grande responsabilità, intesa come fiducia che mi veniva data dalla Società, dalla squadra e dai tecnici. Non l’ho mai fatto prima, non sono mai stata il capitano e anche s e non potrò esserlo sul campo per regolamento, lo sarò nello spogliatoio. Penso che mettere quella fascetta, che per anni è stata di Francesca sia un onore e anche un atto di riconoscimento nei suoi confronti, un segno di continuità. Avrò modo di fare vedere il mio carattere”.
CHI E’ UN CAPITANO
“Essere un capitano è un onore e una responsabilità positiva. Deve essere carismatico, non si deve scomporre nelle situazioni più tese, deve essere un esempio. A me piace questo ruolo… credo che dipenda dal mio carattere. Devi aiutare anche solo con uno sguardo le compagne, trascinarle, essere un punto di riferimento e tutto questo è proprio tipico del mio modo di essere”.
UN GRUPPO TUTTO NUOVO. COSA ASPETTARSI
“Ci divertiremo tanto. Cosa aspettarsi è la domanda che mi fanno tutti e questa è la mia prima risposta: divertimento! Anche perché penso che con il divertimento si arrivi ai risultati. E la garanzia è che chi arriva a Bergamo dà sempre il 100% e questa è già una garanzia per quelli che saranno i volti nuovi. Io sposo questo progetto perché ci credo”.
COSA PROMETTO
“Che ci proverò! Darò tutto quello che posso alla squadra senza precludere la mia crescita personale”.
COS’E’ LA FOPPAPEDRETTI PER ME
“Quello che dovrebbe essere un capitano. Questa squadra, questa Società per me sono state un riferimento, un esempio, la mia crescita e ogn igenere di esperienza. La Foppapedretti è per me quello che un capitano deve essere per la sua squadra”.
L’EMOZIONE CHE VORREI RIVIVERE
“Le vittorie sono tutte belle, ma lo Scudetto 2011 è stata sicuramente l’emozione più forte, perché è arrivato alla fine di un percorso lungo, vissuto tra infortuni, difficoltà di ogni genere. La caratteristica della vittoria di uno Scudetto è che arriva dopo un cammino caratterizzato da picchi e discese, la più difficile da ottenere”.
L’AMAREZZA DA CANCELLARE
“Gli infortuni. Ma anche quelli mi hanno fatto crescere, perché aiutano un atleta a imparare a superare le difficoltà”.
IL PRIMO MESSAGGIO DA CAPITANO
“Io ci sarò sempre, in qualunque occasione. Se la mia figura può essere unriferimento, io ci sono. Per risolvere i problemi così come per tutte le emozioni che vivremo”.
LA SCHEDA
Nata a Este, nella provincia di Padova, il 28 dicembre 1988, alta 170 centimetri, Enrica Merlo veste la maglia della Foppapedretti Bergamo all’avvio della sua sesta stagione in rossoblù.
Inizia la sia carriera in forza alla Megius Padova, dall’ottobre del 2004 in A2 e nel campionato 2005/06 in A1, poi Enrica approda a Reggio Emilia, dove ricopre il ruolo di libero nel campionato di A2.
La partenza verso Bergamo e i colori rossoblù nel 2007/08: gettata nella mischia con la maglia da titolare nella prima parte di campionato, si segnala tra i migliori giovani talenti italiani ed è protagonista della conquista della Coppa Italia, vinta nella finalissima di Bologna sulla Scavolini Pesaro. Nel 2008/09, invece, la conquista della European Champions League e il premio quale Miglior L iberodella Final Four disputata a Perugia, medaglia d’oro e premio individuale bissati la stagione seguente, sempre nella massima competizione europea, vinta a spese delle turche del Fenerbahce Istanbul. Nel 2010/11 uno dei successi più preziosi: lo Scudetto strappato a Villa Cortese al termine di cinque splendide finali oltre alla medaglia di bronzo al Club World Championship e quella d’argento in Coppa Italia. Nella stagione 2011/12 completa il suo personale palmares con la vittoria della Supercoppa Italiana.
Con la Nazionale Italiana, dal 2007 a oggi, per lei una duplice esperienza alle Universiadi, nel 2007 in Thailandia e nel 2009 in Serbia, dove conquista la medaglia d’oro. Nell’estate 2009 anche la vittoria ai Campionati Europei.