Il Presidente Fabris a Pallavoliamo.it “Il movimento ha acquisito stabilità”
Autore: Lega Volley Femminile
19 Luglio 2012

E’ stata fissata per il 10 settembre 2012 l’assemblea della Lega Pallavolo Femminile di Serie A durante la quale saranno nominati il Presidente e il CDA. A darci questa notizia è stato l’attuale presidente, on. Mauro Fabris, che dalle pagine di Pallavoliamo.it offre una fotografia della situazione presente del vertice del movimento pallavolistico italiano.

“Quando ho iniziato il mio mandato, il mio intervento era stato richiesto per cercare di sanare una situazione di grande difficoltà, in cui i club non riuscivano a gestire i propri bilanci, ad avere rapporti con la Federazione, ad acquisire accordi per dare visibilità a questo sport con i media e le televisioni. Un movimento che è sempre stato ampio alla base, stentava ad affermarsi e a trovare risorse. Chiamato ad operare in questa situazione, mi sono sentito come chi indossa un casco blu: dovevamo fare qualcosa per ricomporre una situazione lacerata. Oggi posso fare un bilancio di un periodo che non a caso coincide con quello in cui la nostra Nazionale ha ottenuto i maggiori risultati in campo internazionale, nella sua storia, e così i nostri club: un movimento che si è ampliato ancora di più alla base – i numeri li conosciamo, la pallavolo è il primo sport nazionale praticato dalle donne, che rappresentano i 3/4 dei tesserati, e secondo solo al calcio -, che è trasparente e libero da piaghe che affliggono altri sport, come il doping o le scommesse sportive, che è amato dalle famiglie perché vive di un ambiente sereno e adatto a tutti. Ma soprattutto è un movimento che al suo vertice ha acquisito stabilità, o meglio, ha saputo consolidare le strategie necessarie per evitare di soccombere a questo difficile periodo di crisi economica”.

Fabris individua nella battaglia al doping amministrativo il cardine dell’operato della Lega in questi ultimi anni: “Tutto il resto, a cascata, deriva dall’aver dato una stretta sempre maggiore alle norme per l’iscrizione in serie A. Norme che possono sembrare eccessive, ma che hanno permesso ad oggi, come vedrete appena le iscrizioni ai campionati saranno ufficializzate, di garantire maggiore stabilità ai campionati stessi, una maggiore tutela delle atlete e la certezza che i risultati acquisiti sul campo saranno guadagnati da società con una struttura solida ed una situazione economica trasparente. Da quando sono presidente di Lega, ben 30 società hanno abbandonato il nostro campionato: non lo dico con orgoglio, ma con dolore, eppure con la consapevolezza che quelle rimaste sapranno affrontare il mare in tempesta del tempo presente, perché sufficientemente in grado di organizzarsi per resistere alla mancanza di risorse che ha colpito tutti gli sport, non solo il volley. Allo stesso modo, senza questa affidabilità, senza la garanzia di una totale trasparenza, nemmeno i nuovi imprenditori che hanno portato al successo alcuni club negli ultimi anni sarebbero entrati nel mondo del volley”.

Di questa stabilità la Lega Pallavolo si fa forte per rilanciare da un lato il dialogo con la Federazione, dall’altro l’ampliamento della visibilità del volley in Italia. “Per quanto riguarda la prima questione, la bontà del nostro operato è in qualche modo sancita dal fatto che anche la Federazione ha sposato la battaglia contro il doping amministrativo e i nostri provvedimenti, estendendoli anche al volley maschile. Su questa base di unitarietà di intenti si sono discusse anche questioni che in passato ci hanno visto divergere, mettendo in chiaro un concetto chiave: se la Federazione deve occuparsi del movimento tout court, del suo ampliamento, della sua diffusione sul territorio italiano e della crescita dei talenti nostrani, la Lega si occupa invece della pallavolo di vertice: i cammini sono in stretta collaborazione, ma hanno anche, evidentemente, diverse finalità. Ridurre il numero di squadre che disputeranno la A2, permettendo l’iscrizione solo alle società che possono sostenerla, e accogliere la richiesta di una normativa meno rigida sulla questione delle straniere Under 22, ha dimostrato che è possibile instaurare un dialogo perché, rispettando la necessità di dare spazio ai talenti italiani, i nostri campionati restino forti e soprattutto equilibrati, come non accade in nessun altro Paese, per quanti talenti possa permettersi. E questo non lo dico con invidia, ma accettando la sfida di continuare a fare bene con meno risorse”.

I frutti immediatamente visibili di questo lavoro sono per Fabris l’accordo quinquennale con Mastergroup e l’accordo biennale con la RAI: “Forse in pochi si rendono conto di quanto la Lega abbia ottenuto con questi due accordi, e quanto abbia sgravato i club di spese e di preoccupazioni. Proprio perché la Lega si occupa di organizzare tutto ciò che ha a che fare con la pallavolo di alto livello, era necessario farlo con qualità, con professionalità: Mastergroup ci garantisce tutto questo, e lo fa per 5 anni. Un’azienda che si occupa dei maggiori eventi sportivi in tutte le discipline non avrebbe mai accettato un accordo quinquennale senza la garanzia di serietà che la pallavolo oggi può offrire. Dall’altra parte, la RAI ha scelto di pagare la produzione del campionato italiano, cosa che l’azienda non fa quasi mai, permettendoci visibilità a costo zero per i club”.

Infine, un ulteriore guadagno, forse quello più importante: “Non ci sarebbe stato nulla di tutto questo se non si fosse innescata una sinergia collaborativa fondamentale tra club, Lega e Federazione, al di là delle divergenze. Alla fine di un mandato che mi ha permesso di entrare, da persona totalmente profana e senza interessi nella pallavolo, in un mondo molto bello, molto stimolante, posso solo dire che se ci sarà ancora questa condivisione di intenti e di prospettive, la nostra collaborazione potrà proseguire; se invece si vorranno fare altri progetti, spero solo che quanto è stato costruito venga salvaguardato, perché sta dimostrando di essere una cosa veramente buona per il movimento”.

Fonte Pallavoliamo.it

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